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Parcheggio ex Cat, Italia Nostra all’attacco: «Tre milioni di euro per guadagnare 29 posti auto? Assurdo»

«Non solo, ma tale progetto è in insanabile contraddizione con gli altri che il Comune ha per la stessa area»

MASSA – “Si sa che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni e certamente lodevole è  cercare per la città finanziamenti regionali, statali o europei però occorre discernimento e soprattutto non farsi prendere dalla fretta poiché dal non confronto con la realtà  potrebbero nascere mostri”. Così il presidente di Italia Nostra (sezione Massa-Montignoso) Bruno Giampaoli a proposito del progetto per un parcheggio sopraelevato nell’area dove  alloggiava il Cat e dove adesso si trova un parcheggio a raso, gratuito, di oltre 130 posti auto. “Spendere oltre 3 milioni di euro per avere un parcheggio in acciaio di 159 posti a pagamento – prosegue Giampaoli – con un guadagno quindi di soli 29 posti auto, demolendo il capannone ex Cat senza ricostruirlo, come risulta incontrovertibile dal computo metrico estimativo e dalla planimetria, è davvero un’ idea balzana, insostenibile per i costi economici e ambientali”.

“Non solo – aggiunge -, ma tale  progetto, al di là di rassicurazioni  generiche e non supportate da dati reali, è in insanabile contraddizione con gli altri progetti che il Comune ha per la stessa area e stupisce che la Giunta non se ne renda conto. A maggio infatti il Comune ha  presentato un progetto finalizzato al bando per la Rigenerazione urbana  per  circa 4 milioni di euro e non era previsto alcun parcheggio sopraelevato bensì la demolizione e il recupero  dell’ex deposito CAT. Non solo, ma l’idea progettuale vincitrice del bando per il Pomario e l’area ex Cat prevede  anch’essa  la demolizione e la ricostruzione  dello stesso edificio a servizio del ricostituito agrumeto. A due mesi dalla proclamazione dell’idea vincitrice essa non è ancora stata presentata ufficialmente dall’Amministrazione. A tal proposito l’assessore Guidi  afferma, se abbiamo capito bene, che il Comune ha partecipato con un suo  progetto  indipendente dal bando di idee di cui sopra  a un bando ministeriale per il recupero di aree verdi ma in realtà tale progetto  resta del tutto misterioso. E’ davvero arduo seguire il filo logico dei vari disegni messi in campo dall’amministrazione ma è certo che questo ultimo progetto scombina le carte in tavola. Quello che resta incomprensibile è proprio questo vagare di qua e di là senza una chiara visione delle opere da realizzare  per il  recupero e la valorizzazione dell’antico giardino e dell’area adiacente”.