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Stretta sulle manifestazioni, i sindacati: «Protesta strumento fondamentale. Ma sempre nei limiti della civiltà»

Figaia (Cisl): «Da una parte il diritto al lavoro ma anche quello, sacrosanto, alla salute. Siamo nel mezzo». Borghini (Uil): «Qualsiasi forma di limitazione della libertà non è un bel segnale». Il vicesindaco di Massa Andrea Cella: «La prova di maturità delle istituzioni è quella di capire la mobilitazione e cercare al contempo un rapporto costruttivo con chi protesta»

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MASSA – «Nessun intento di impedire le manifestazioni. Non viene vietato il sit-in e la protesta in sé: semplicemente questa può essere limitata nelle modalità». Così, nei giorni scorsi, il sindaco di Massa Francesco Persiani ha commentato la direttiva firmata dalla ministra Lamorgese che contiene indicazioni per le manifestazioni contro le misure sanitarie in atto affinché il loro svolgimento avvenga “nell’equilibrato contemperamento dei vari diritti e interessi in gioco”. Una stretta, di fatto, sui cortei no-vax e no-green pass, che però potrebbe estendersi anche ad altri tipi di manifestazioni. In fondo al documento firmato dal ministro si legge infatti che “le indicazioni potranno trovare applicazione per manifestazioni pubbliche attinenti ad ogni altra tematica”. Un punto, questo, su cui si sono espressi anche i sindacati, proprio durante lo sciopero generale dell’industria apuana. «Se la direttiva mi preoccupa? Ogni forma di limitazione della libertà è preoccupante. – ha detto Franco Borghini, segretario Uil Area Nord Toscana -. Noi siamo per la massima di libertà di espressione, anche del dissenso, ovviamente nel rispetto della legge. Qualsiasi forma di limitazione di questi diritti sicuramente non è un bel segnale».

Per Paolo Gozzani, segretario generale della Cgil Massa-Carrara «la protesta deve sempre rimanere nei confini della civiltà. Noi siamo un soggetto collettivo – dice – che quando necessario si mobilita. Per noi, quindi, quello della protesta è indubbiamente uno strumento importante, come lo è per la democrazia tutta. È triste quello che è successo negli ultimi tempi. Bisogna riportare tutti al senso di responsabilità, proprio per difendere la democrazia».

«Mi pare sia giusto fare in modo che le leggi vadano rispettate – ha dichiarato invece Andrea Figaia, segretario della Cisl Toscana Nord – Lo Stato offre il vaccino e lo paga. Da una parte il diritto al lavoro ma anche quello, sacrosanto, alla salute. Siamo nel mezzo. Come sempre sarebbe bene impegnarsi per il bene comune, di tutti, prima che per il proprio».

E sull’argomento si è espresso anche il vicesindaco di Massa Andrea Cella: «Per queste decisioni esistono comitati per la sicurezza che si riuniscono e cercano di trovare la giusta strada per permettere la democrazia ed evitare al tempo stesso problemi o difficoltà per l’ordine e la sicurezza pubblica. Penso che questa provincia si è sempre rivelata molto responsabile: da tanti anni le proteste si svolgono in modo corretto. E’ chiaro che, ovviamente, le manifestazioni sono fatte anche per esprimere un dissenso e inevitabilmente dei disagi si creano, ma finché non si danneggia la vita altrui in modo pesante si può usare il buon senso per giungere a dei compromessi. La prova di maturità delle istituzioni è proprio quella di capire la protesta, di permetterla, e di cercare con chi protesta un rapporto costruttivo per mantenere un certo grado di civiltà».

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