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«Geolocalizzazione? Tutto sbagliato: quel sistema finisce per controllare le persone»

Cgil, Cisl e Uil attaccano il Comune: «Decisione presa in mancanza di confronto sindacale, come la normativa prevedrebbe»

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MASSA – E’ un clima teso quello che si respira tra l’amministrazione comunale di Massa e le rappresentanze sindacali della funzione pubblica. Proprio queste ultime hanno denunciato stamani, in conferenza stampa, l'”assoluta difficoltà di relazioni sindacali con il comune, ulteriormente aggravata per quanto riguarda servizio di polizia municipale”. Nella sede della Cisl di Massa erano presenti Laura Bacci di Cgil Fp, Enzo Mastorci di Cisl Fp e Claudio Salvadori di Uil Fp. “Il comandante di polizia – ha precisato in apertura Mastorci – svolge un incarico incompatibile con il suo ruolo di dirigente ai lavori pubblici e protezione civile, risultando controllore e controllato al tempo stesso. Il grosso problema – ha spiegato poi – è che non si relaziona in alcun modo con i sindacati”.

In tali difficoltà relazionali la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’istituzione del sistema di geolocalizzazione messo in campo dal corpo di polizia municipale. Una decisione – affermano dalle tre segreterie – “presa in mancanza di confronto con i sindacati, come la normativa prevedrebbe”. “L’accordo sindacale non c’è stato – ha spiegato Mastorci – proprio perché è mancata la fase di confronto”.

L’altro problema, secondo i sindacati, riguarda poi la natura e lo scopo del sistema messo in atto. “Di fatto è stato messo su un sistema che controlla le persone. La geolocalizzazione va bene ed è giusta, ma se quel geolocalizzatore è abbinato a una persona nello specifico, è chiaro che finisce per controllare i singoli soggetti. La norma prevede sì il controllo, ma senza sapere l’identità del controllato. C’è quindi una chiara violazione di normativa”.

C’è poi un problema legato allo stato di agitazione aperto con la polizia municipale. “Il comandante – ha proseguito Mastorci – continua a gestire ferie, permessi e personale in modo diverso dalle regole stabilite e da come fanno i dirigenti di tutti gli altri settori. Del resto non ha né il titolo di studio, né competenze per fare comandante.  Titoli di studio che, ricordiamo, sono previsti dalla norma regionale n.11 del 2020. Abbiamo un corpo  di polizia sottodotato perché hanno fatto un concorso per assumere 14 agenti, e alla fine ne hanno assunti 6. Il Comune di Massa ha un unico ufficiale di servizio, mentre dovrebbe averne minimo 3. Insomma, una disorganizzazione totale che mette a rischio la qualità del servizio ed anche la sicurezza dei lavoratori”.

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