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La commozione di Lorenzetti: «Percentuali d’altre epoche. La gente mi ha capito»

Il sindaco uscente è stato riconfermato con il 73% delle preferenze: «Ora pensiamo al lavoro e alle famiglie più colpite dalla crisi». Gli altri candidati: «La bassa affluenza alle urne è una sconfitta per tutti»

MONTIGNOSO – L’obiettivo era proseguire “verso nuovi traguardi”. Uno, intanto, Gianni Lorenzetti lo ha già tagliato. Il 73% di preferenze che lo conferma alla guida di Montignoso è per lui un risultato “che appartiene ad altre epoche” e “un sogno che si è avverato”, a confermare la fiducia dei suoi concittadini e l’apprezzamento verso il lavoro svolto negli ultimi 5 anni. Una vittoria Lorenzetti se l’aspettava, ma non così netta. Quando alle 16.30 alla “Piazza” il risultato è ormai certo, sebbene manchi ancora qualche dato, ha il volto commosso e corre ad abbracciare i suoi compagni di avventura, la famiglia e gli amici. La prima dedica va proprio a loro: «Ai miei figli e a mia moglie, una grande donna, che mi ha sopportato e supportato. A mio padre, a mia madre, ai nipoti e ai cugini, al mio segretario Luca Nicolini e tutti quelli che intorno a me mi hanno dato la forza. La mia giunta, i consiglieri, ma soprattutto i cittadini, che mi hanno dato la forza: ho sentito tutto il loro calore e la loro fiducia. Sentivo che si poteva vincere bene, ma queste percentuali attengono ad altre epoche. In questi anni, quando si vince, si vince di poco».

Ottimi risultati anche a Cinquale e Renella, frazioni storicamente più ostiche per il centrosinistra, dove l’impegno del primo cittadino su temi delicati quali Cava Fornace e la questione odori pare aver avuto un effetto positivo: «E’ la dimostrazione che la gente ha avuto fiducia nelle mie parole. Ora devono continuare ad averla, perché io sono un cittadino della Renella, vivo vicino alla discarica e lì ho famiglia. Tra poco diventerò anche nonno, per cui non ho istinti né suicidi né tanto meno uxoridicidi. La gente mi ha capito e ha capito che certi problemi sono stati affrontati con serietà e impegno. Ma non finisce qui: dobbiamo continuare a lavorare perché gli impegni presi con la comunità sono impegni seri».

Lorenzetti guarda al presente, all’unico passo da fare in questo momento perché nella vita «non ha mai pensato al passo successivo»: «l’impegno nei confronti dei montignosini, adesso, è l’unico passo che conosco». Attenzione particolare, promette il primo cittadino, sarà riservata alle famiglie più colpite dalla crisi economico-finanziaria post pandemia. «Questo è il grande tema del momento. La pandemia purtroppo non è ancora debellata. A chi ha perso il lavoro e si trova in difficoltà garantisco la mia presenza. A chi ha più bisogno, ai più deboli, con i quali in questi anni ho avuto rapporti strettissimi. Probabilmente non ho risolto i problemi di tutti, ma non ho fatto mai mancare la mia vicinanza». Confermata a questo punto anche la carica di Presidente della Provincia di Massa-Carrara, con le prossime elezioni in programma il 18 dicembre.

Nel frattempo gli altri candidati, Manuela Aiazzi (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) e Francesco Matteucci (M5s, Verdi e Montignoso Democratica) si limitano a commentare la bassa affluenza alle urne. «Quando le persone non vanno a votare è una sconfitta per tutti: vuol dire che non abbiamo fatto un buon lavoro – afferma la candidata del centrodestra, al secondo posto con il 14,83% delle preferenze: «E’ il risultato che mi aspettavo. Il 73% di Lorenzetti? Considerata l’affluenza, non è un grandissimo risultato nemmeno per lui». Ancora più conciso Matteucci, al terzo posto con il 12.94%: «Non mi aspettavo questo risultato. Sono amareggiato anche per la bassa affluenza e soprattutto per la poca presenza dei giovani alle urne. E’ una sconfitta».