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Gualtiero “Walter” Danesi, a quattro anni dalla scomparsa il ricordo del nipote

"Ci stiamo impegnando molto per portare avanti ciò che hai creato con tanto amore e che hai saputo tramandarci con la stessa passione. La tua Cava Museo alle Cave di Fantiscritti"

CARRARA – Sono passati già quattro anni dalla somparsa di Gualtero “Walter” Danesi, una delle figure storiche di Carrara e del suo marmo. Originario di Colonnata, Danesi a 16 anni fu deportato in Germania; poi al ritorno, per un periodo si trasferì in Svezia a fare il meccanico. Al ritorno, fu cavatore da Gastone, poi ebbe un bar a Bedizzano – paese dove abitava  – ma nella mente aveva sempre l’idea di realizzare sia artigianato del marmo che una grande Cava museo a cielo aperto nel quale mostrare a tutti i metodi di lavorazione delle cave. E così, con il materiale raccolto in una vita, nel 1987 inaugurò la struttura, straordinaria. Accoglieva tutti al suono della “bucina”, il lungo corno con cui all’epoca in cava si avvisava che stava per esplodere una mina e poi via, a raccontare sempre con passione il mondo delle cave e del marmo, e soprattutto dei cavatori. Gli fu consegnato un riconoscimento a palazzo civico, da parte dei giovani di Confcommercio e del Comune, alla presenza dell’allora presidente del consiglio comunale Luca Ragoni. E nell’occasione ricordammo che nel museo di Fantiscritti sono passati, nel corso degli anni, tanti visitatori eccellenti: da Jaques Cousteau a scultori illustri, fino a troupe televisive da tutto il mondo. Tutto per testimoniare il tributo di Danesi al mondo del marmo.
Nell’anniversario della sua scomparsa è il nipote Walter che lo ricorda cosi.
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“Sono passati già quattro anni ma il tuo ricordo è sempre vivo, ogni giorno per tutti noi.
Ci stiamo impegnando molto per portare avanti ciò che hai creato con tanto amore e che hai saputo tramandarci con la stessa passione.
La tua CAVA MUSEO alle Cave di Fantiscritti.
Continueremo a far conoscere la storia millenaria del marmo, dei Cavatori e delle loro fatiche, perché, come hai sempre detto, tutti conoscono il marmo di Carrara, ma pochi ne conoscono la storia.
Da quel giorno di quattro anni fa portare avanti la tua passione, il tuo amato Museo è diventata una missione di vita, legata ad una promessa che ci siamo fatti qualche giorno prima che raggiungessi la nonna in cielo.
Sei e sarai sempre con noi, indimenticabile, così come la storia e quelle radici che non dimenticaremo mai nel rispetto tuo e di chi ha vissuto, vive e vivrà nel mondo del Marmo.
Ricordo ancora quella sera.
Ero venuto a salutarti alla Don Gnocchi dov’eri ricoverato.
Mi salutasti in una maniera insolita.
Mi facesti la linguaccia.
Quella sera ero fuori con gli amici di sempre .
Mi suonò il telefono.
Mio padre.
Capii subito e la voce straziata di mio babbo mi confermò subito ciò che avevo purtroppo immaginato da subito.
Non c’eri più.
Non c’era più quel piccolo grande Omino che mi ha dato tantissimo.
Non ci sarebbero più state le nostre cene insieme a casa, dove ogni volta mi stupivi e affascinavi sul racconto della tua vita, la tua infanzia passata alle Cave di Fantiscritti.
Per sempre con Noi.
Grazie Gualtiero “Walter”.

Famiglia Danesi