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Puc, Bernardi all’attacco: «Un altro flop». Galleni: «Dietro c’è tanto duro lavoro, che il consigliere non conosce»

Il consigliere di Alternativa per Carrara: «Predisposti "solo" 20 progetti». L'assessore: «Questi attacchi alla sottoscritta che penso ormai abbiano annoiato un po’ tutti»

CARRARA – “Complimenti davvero al settore sociale dell’amministrazione 5 Stelle: solo lo 0,01 di chi percepisce il reddito di cittadinanza lavorerà a favore della comunità. A detta dell’Assessore Anna Galleni, a Carrara sono 1179 le famiglie che ricevono il reddito di cittadinanza, ma per ora solo due soggetti lavorano per i cittadini e i dati forniti dall’assessore sono impietosi”. Torna all’attacco del consigliere Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara) nei confronti dell’assessore al sociale del Comune di Carrara Anna Galleni. “Quello dei Puc – sostiene Bernardi – è un altro tassello del reddito di cittadinanza che ha fatto clamorosamente flop. Infatti, invece di fare propaganda elettorale sui “Progetti utili alla collettività” che impegnano per poche ore a settimana i percettori del sostegno economico, la Galleni avrebbe fatto bene a tacere per la vergogna. L’inefficienza del servizio sociale emerge tutta dal fatto che, ad oltre un anno dalla pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo, pare che finalmente siano stati predisposti “solo” 20 progetti di cui due già attivi”.

“C’è anche un altro aspetto interessante da capire – aggiunge il consigliere – e cioè: quanti percettori del reddito di cittadinanza sono stati presi inconsiderazione e quanti perderanno il sussidio per non aver voluto partecipare? Inoltre, il catalogo dei PUC attivati, per ambito di attività e numero di posti disponibili, deve essere comunicato dal comune nell’apposita sezione della Piattaforma GEPI per essere reso disponibile ai responsabili della valutazione multidimensionale finalizzata alla definizione del patto per l’inclusione sociale, per cui saranno resi noti i dati finali”.

A stretto giro di posta la risposta dell’assessore: “Il consigliere – esordisce Galleni -, col suo passaggio alla destra, pare accusare un peculiare vuoto di memoria. Pare abbia completamente dimenticato quanto sia difficile e duro il lavoro di un settore che lui ha conosciuto più che bene. E quando attacca in modo scomposto la misura del RDC, misura migliorabile ma che durante questa pandemia ha probabilmente evitato scontri sociali in piazza, pare abbia completamente dimenticato anche cosa significhi, per certe famiglie, trovarsi in difficoltà economiche drammatiche. Quello che va dicendo sui PUC, poi, pare tratto da una raffazzonata ricerca in rete, condita da attacchi alla sottoscritta che penso ormai abbiano annoiato un po’ tutti, tranne lui. Senza voler tediare con tecnicismi e numeri, mi limito a dire che non tutti coloro che percepiscono il RDC possono svolgere i PUC, che la piattaforma Gepi ha subito molti ritardi prima di poter andare a regime come li ha subiti l’intero procedimento per lo stop imposto dal Governo a causa della pandemia e che i progetti, infine, devono essere proposti”.

“E quando leggo che il Settore è tacciato di inefficienza – precisa l’assessore, ribadisco che dietro ai Puc c’è tanto duro lavoro, che evidentemente lui non conosce, fatto di riunioni, programmazione, predisposizione di modelli e schede, raccordi con i nuclei familiari, Centro per l’impiego, Terzo settore. Un lavoro portato avanti nonostante questo periodo davvero unico perché vessato da una pandemia e da una conseguente flessione verso il basso, economica e sociale, senza precedenti e di cui non si aveva memoria dai tempi del dopoguerra. E se il consigliere scambia per propaganda il riconoscimento del lavoro di chi è andato avanti anche su questo progetto, non lasciando comunque indietro l’ordinaria gestione e portando avanti quella straordinaria, fatta di bandi e di domande scrutinate, il problema è solo suo. Come parimenti è solo un suo problema se non comprende quanto sia importante, anche per la dignità di chi percepisce il RDC, sentirsi utile per la propria comunità. Se poi si volesse fare un’idea un po’ più ampia e seria del risultato, potrebbe sempre appurare sul suo motore di ricerca preferito che altri Comuni, pure di destra e ben più grandi e popolosi del nostro, ancora non sono riusciti a mettere in piedi un solo singolo progetto PUC”.