LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

I “No Green Pass” scendono di nuovo in piazza: appuntamento sabato a Carrara foto

Gli organizzatori rispondono alle polemiche di questi giorni: «La stella gialla è un simbolo antirazzista e antifascista usato oggi anche in Israele dallo stesso movimento di contestazione. Siamo d'accordo coi filosofi Cacciari e Agamben»

MASSA-CARRARA – I “No Green Pass” tornano a protestare e, dopo piazza Aranci a Massa, questa volta saranno a Carrara. Appuntamento sabato 31 luglio alle ore 17.30 in piazza Gramsci (meglio conosciuta come piazza d’Armi). «La manifestazione – annunciano – è autoconvocata contro il Green Pass. Il gruppo Rivoluzione Allegra intende rispondere alle polemiche seguite, sui giornali, alla manifestazione svoltasi a Massa lo scorso 24 luglio. La stella gialla è un simbolo antirazzista e antifascista usato oggi anche in Israele dallo stesso movimento di contestazione. Istituisce un confronto pertinente nella misura in cui, quando venne impiegata per la prima volta, la tirannide si stava ancora consolidando, e solo sette anni più tardi avrebbe portato all’esito tragico che conosciamo».

«Oggi – proseguono gli organizzatori – siamo di fronte a una deriva ideologica che ha fatto proprio uno stesso principio di discriminazione tra soggetti che hanno più diritti degli altri e cittadini di serie B per i quali gli stessi diritti, costituzionalmente garantiti, non valgono più. Ma l’articolo 16 della Costituzione – evidenziano – stabilisce che eventuali limitazioni della circolazione per motivi di sanità o sicurezza debbano avvenire “in via generale”. “In via generale” significa che questi provvedimenti devono riguardare tutti i cittadini e non solo una parte della popolazione. Come scrivono Agamben e Cacciari: “Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica”. La Gazzetta Ufficiale del Parlamento europeo del 15 giugno 2021 lo afferma con chiarezza: “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, anche di quelle che hanno scelto di non essere vaccinate”».

«Nella piazza di sabato scorso – sottolineano – si sono radunate persone di ogni estrazione sociale, credo politico e religioso, vaccinate o meno. Una piazza unita da un sentire comune: il crescente timore per la deriva autoritaria che la nostra società sta prendendo. Una piazza riempita dal disagio e dalla sofferenza di molte categorie professionali massacrate da misure che ormai, appare evidente ai più, hanno poco a che vedere con una emergenza sanitaria che sta diventando permanente. Infatti, lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 dicembre e non c’è nessun segnale che le misure restrittive andranno ad allentarsi. Anzi, è evidente che a partire dall’autunno, esattamente come l’anno scorso, verrano imposte nuove chiusure per tutti, esattamente come sta avvenendo in Israele pur con un un tasso di vaccinazione altissimo».

«Perché succede questo? Perché si è deciso che dalla Covid non si guarisce se non col vaccino, mettendo da parte tutte quelle terapie che consentirebbero invece di affiancare la profilassi vaccinale. A questo proposito, proponiamo che la piazza di sabato osservi un minuto di silenzio in onore e memoria di un grande medico, il dottor De Donno. Questo pioniere della cura col plasma iperimmune, invece di essere premiato e onorato, è stato osteggiato e oltraggiato per oltre un anno da un sistema sanitario corrotto dalla ideologia del profitto, a riprova del fatto che questa epidemia è diventata un pretesto per giochi economici e geopolitici molto più grandi di tutti noi».