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Lavori alla Master, scatta lo stato di agitazione: «La salute e la sicurezza non sono in vendita»

Il sindacato Cisal: «Di fatto da più di un mese presso la sede della società sono stati aperti cantieri di lavori edili che hanno comportato e comportano tuttora preoccupanti ricadute»

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MASSA – Il sindacato Cisal proclama lo stato di agitazione sindacale, a cui farà seguito – annunciano in una nota – in assenza del ripristino immediato delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di tutto il personale dipendente, l’intenzione di indire lo sciopero. Di fatto da più di un mese – spiegano i sindacalisti – presso la sede della società Master di Massa in via Simon Musico, sono stati aperti cantieri di lavori edili che hanno comportato e comportano tuttora preoccupanti ricadute sul piano della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per tutto il personale dipendente della società e anche per l’utenza che fruisce dei servizi erogati».

«Da tempo – evidenziano – l’amministrazione comunale ha dichiarato sia ai dipendenti che all’organizzazione sindacale scrivente, che sarebbe stato attivato il trasloco totale del personale e degli uffici Master, presso altre sedi comunali, ma di fatto dopo mesi di questa mera lusinga, nessun atto concreto è stato disposto. Si sono invece aperti improvvisamente cantieri di ristrutturazione edilizia, in piena stagione estiva, per cui i lavoratori e l’utenza si sono ritrovati in mezzo a rumori assordanti di martelli pneumatici e mezzi meccanici vari con rilevante alzamento di polveri nocive per la salute. Chi è stato costretto ad abbandonare la postazione di lavoro per i rumori assordanti che non gli permettevano lo svolgimento delle proprie mansioni e non avendo altro luogo da utilizzare ha timbrato anticipatamente andando a casa a dire dell’amministrazione Master vedrà sottrarsi le ore di mancanza come permessi personali o ferie. “Becchi e bastonati”».

«A ciò si aggiungono criticità oggettive in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a causa di percorsi di fuga limitati e inidonei, la presenza di un solo accesso al servizio igienico fruito sia dal personale dipendente che dall’utenza .
In un contesto lavorativo che non risponde ai minimi requisiti di tutela di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in questo particolare periodo epidemiologico, la sicurezza e salute dei lavoratori tutti, ivi compresa la categoria dei “lavoratori fragili” e dell’utenza tutta , è gravemente compromessa. Per quanto sopra, chiediamo l’immediata chiusura di tutti gli uffici della società Master e l’immediato trasloco in ambienti sani e funzionali al benessere dei lavoratori e dell’utenza».

«Rappresentiamo a codesta spettabile amministrazione – scrivono a Palazzo civico – che la società Master non è esclusivo soggetto e braccio operativo per rimpinguare le finanze, ma è in primis “capitale umano”, costituito da persone, e che la logica del solo profitto, determina una visione cieca dell’azione amministrativa e una via di non ritorno. L’attenzione alle politiche del personale da parte di questa amministrazione, si limita solo ad un grande show di teorie ma nel concreto non vi è la capacità politica di agire con il minimo sindacale del buon senso, del confronto e quindi di scelte funzionali ai dipendenti, al servizio erogato, alla comunità da amministrare».

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