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«White Carrara Downtown: la sinfonia del marmo. Ma il marmo dov’è?»

L'appello dei sindacati all'amministratore unico di Imm: «Se si vuole allontanare l'azienda alla sua missione storica per farla diventare il creatore di eventi per il Comune di Carrara, lo si dica e ci si investa»

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CARRARA –  “Dopo un lungo tira e molla sulle coperture che dovevano essere certe e non promesse, sabato 19 luglio ha aperto White Carrara Downtown, la sinfonia del marmo. Leggiamo il programma e andiamo a Carrara, ma a parte l’Accademia, l’esposizione a Palazzo Binelli e qualche installazione, non c’è traccia del marmo: dov’è?”. Se lo chiedono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che in una nota segnalano la poca presenza, nel festival del marmo a Carrara, della materia prima di Michelangelo. “Ci sono installazioni in plastica e con accenni di marmo. Ci teniamo a ribadire, per chi ancora non l’avesse capito e per chi se lo fosse dimenticato, che la mission primaria del festival sarebbe quella di promuovere il marmo nel mondo, del resto non si chiama Internazionale Marmi e Plastiche”.

“Non vogliano essere integralisti e discutere il fatto di accostare materiali diversi al marmo, attraverso nuove sperimentazioni, anzi ben vengano le novità – precisano i sindacati -. Anche se si materializzano attraverso i pinguini e gli elefanti, che abbiamo visto popolare le piane delle nostra città. E senza riserva, un plauso per i concerti e le passeggiate che ci consentono di riscoprire e conoscere la città nei suoi luoghi più nascosti, ma sarebbe opportuno, sempre con il marmo in primo piano. Certo che definire sinfonia del marmo un programma che prevede lo solo in minima parte, appare anche all’osservatore più distratto qualcosa di strano e probabilmente poco adatto”.

I sindacati si rivolgono poi all’amministratore unico di Imm-Carrarafiere: “Dottor Amedoro, nel giorno dell’inaugurazione, lei ha dichiarato: «La società crede molto nel progetto di marketing territoriale che vuole a far sì che Canna non sia vista solo come un sito di estrazione del marmo, ma come una vera città turistica con tutte le sue ricchezze». Ci troviamo quindi a domandarci, e soprattutto a domandarle, visto che magari la nostra percezione è falsata dal troppo amore verso la nostra città, se la ricchezza principale del nostro territorio in questa edizione di WCD sia attrice protagonista, o almeno non protagonista, o piuttosto, come già detto, relegata a semplice comparsa. Si parla di marketing territoriale quasi come fosse la scoperta del nuovo corso”.

“Prima che qualcuno dica che 30 anni fa le fiere erano diverse – insistono da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs –  siamo consci che il mondo fieristico sia cambiato e che a volte non si è stati in grado (per colpa o altrui scelte più o meno consapevoli) di anticipare i cambiamenti, arrivando così a perdere quote di mercato a favore della concorrenza. Ma le manifestazioni fieristiche, da quando sono nate (medioevo ma anche prima), sono punti di incontro tra operatori, crocevia di scambi di informazioni e know-how, e devono avere un’utilità reciproca altrimenti l’operatore non torna. Certo è che se si vuole allontanare IMM dalla sua missione storica per farla diventare il creatore di eventi per il Comune di Carrara, assessore al turismo in pectore, lo si dica e ci si investa. Noi pensiamo, e ci rivolgiamo a Lei, Dottor Amedoro, che il turismo debba essere un settore importante e trainante per il nostro territorio, ma ciò significa programmazione, studio, consapevolezza delle proprie opportunità naturali e storiche, non un festival che può ripetersi in ogni angolo di qualunque città d’Italia. Ci auguriamo che alla realizzazione di questo evento culturale, nonostante tutto, abbiano partecipato il maggior numero di dipendenti dell’Azienda, che le ricordiamo sono in FIS Covid da marzo 2020, cosi da poter dare una boccata di ossigeno anche alle loro tasche ed alle loro famiglie, e che non sia stata appannaggio delle solite poche persone, con il corollario della mancata rotazione; una mancata rotazione, figlia non solo del blocco covid sulle fiere, ma usata forse anche per colpire chi si è permesso di dare contro al management”.

“Detto ciò – concludono – ci auguriamo che l’evento non produca danni economici e non termini in rimessa per IMM, e che non siano state fatte altre “belinate” sotto il cielo multi stellato di Carrara”.

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