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4 milioni di beni sequestrati e 7 di economia sommersa: il 2020 della Guardia di Finanza a Massa-Carrara

Si è tenuta la cerimonia del 247° Anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Nell’occasione sono state illustrate alcune delle operazioni condotte nel corso dell’anno 2020

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MASSA-CARRARA – Nella giornata odierna, presso la caserma del Comando Provinciale, alla presenza del S.E.
il sig. Prefetto di Massa Carrara dott. Claudio Ventrice, nell’osservanza delle misure di contenimento della pandemia, si è tenuta la cerimonia del 247° Anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Nell’occasione sono state illustrate alcune delle operazioni condotte nel corso dell’anno 2020, in piena pandemia, evidenziando i fenomeni illeciti più significativi che hanno interessato la provincia di Massa Carrara. In particolare, nel corso del 2020 le Fiamme gialle massesi hanno eseguito 817 interventi ispettivi e sviluppato 150 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

Lotta all’evasione
Per i problemi connessi alla pandemia sanitaria, nel 2020 sono state sospese le attività ispettive in materia tributaria e lavoristica, ma sono proseguite le investigazioni connotate da indifferibilità e urgenza. Infatti nessuna ripresa sarà mai possibile senza il requisito della legalità che le fiamme gialle perseguono costantemente ogni giorno con il loro lavoro per la collettività. Pertanto l’attenzione si è concentrata solo sui fenomeni più gravi, al fine di tutelare l’Erario
e contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza, provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannose soprattutto nei periodi di crisi.

L’azione si è concretizzata nell’esecuzione di n. 131 interventi ispettivi nell’ambito degli illeciti tributari e di 10 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di denunciare 27 soggetti e accertare reati tributari riferibili principalmente all’utilizzo e all’emissione di fatture false, all’occultamento di scritture contabili e all’omissione delle dichiarazioni fiscali e del versamento di ritenute dovute o certificare. Per quanto inerisce alla violazione dell’omesso versamento delle ritenute è stato eseguito, a tutela delle somme da versare allo Stato, un sequestro preventivo per circa 3.700.000 di euro giacente su un conto corrente di un’importante società nel settore della nautica. A seguito degli accertamenti e del relativo sequestro della somma di denaro, la società ha versato all’Erario quanto dovuto, per un totale di oltre 8 milioni di euro. Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è stato pari a 4.200.000 euro.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 5 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali) che hanno evaso complessivamente 7.422.920 euro e un’I.V.A. di 882.363 euro. Alcuni di tali soggetti rientrano delle cosiddette società “apri e chiudi” che omettono di presentare la dichiarazione nel loro periodo di attività, per evitare il pagamento delle imposte e i controlli fiscali, nello specifico nel settore del commercio dei metalli ferrosi.
Un elemento che connota le varie tipologie di illeciti economico-finanziari in Toscana è oggi proprio l’abuso dell’impresa. Sempre più spesso infatti si assiste alla creazione di imprese costituite come strumenti per frodare tasse, imposte e contributi, per sfruttare il lavoro o impiegare capitali di provenienza criminale.

Contrasto agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica
Nel 2020 la Guardia di Finanza ha dedicato maggiori risorse al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
Nel corso del 2020, in provincia, sono stati eseguiti 20 interventi a tutela dei principali flussi di spesa: dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono n. 15 deleghe d’indagine della Magistratura ordinaria.
Nel settore degli appalti pubblici merita menzione un’indagine svolta a seguito della quale è stata accertata la responsabilità di un Ente Pubblico che ha affidato per anni ad una cooperativa lavori per un importo di oltre 520.000 di euro, direttamente, senza rispettare le disposizioni dei codici di appalto e le linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. N. 7 pubblici ufficiali e incaricati di pubblico esercizio sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per il reato abuso d’ufficio.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, tra cui rientra il “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha effettuato controlli mirati volti al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Nell’ambito dei Piani operativi previsti per ogni singolo settore d’intervento i Reparti della Provincia di Massa Carrara hanno portato a termine n. 10 interventi, di cui n. 7 irregolari con il recupero degli importi percepiti di oltre 72.000 euro e la conseguente interruzione dell’agevolazione e la denuncia dei 7 soggetti che illegalmente avevano percepito il contributo. Nel merito, sono stati scoperti n. 2 aziende “evasori totali” i cui titolari risultavano percettori di “reddito di cittadinanza”, i quali, se avessero regolarmente presentato le dichiarazioni fiscali, non avrebbero potuto richiedere tale beneficio. Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali relativo alle pensioni di guerra con il recupero di oltre 87.000 euro.

Contrasto alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta, attesa l’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.
Sono stati svolti n. 86 accertamenti su richiesta della Prefettura di Massa Carrara, relativi al rilascio della certificazione antimafia. Si tratta di un’attività che negli anni presenta un trend crescente, segno della grande attenzione nella verifica di legalità delle imprese a cui affidare lavori e risorse economiche pubbliche. In particolare, i controlli sono stati mirati alla verifica dell’eventuale sussistenza delle cause ostative previste dalla normativa antimafia e la presenza delle violazioni degli obblighi sulla tracciabilità dei flussi finanziari con riferimento all’esecuzione di appalti pubblici.
In materia di individuazione di capitali illeciti, è stato denunciato n. 1 soggetto accertando un riciclaggio di denaro di 565.201 euro, nel settore degli autotrasporti. Per l’ipotesi di autoriciclaggio sono stati effettuati 2 interventi, conclusi con la denuncia di 3 responsabili a piede libero per un importo complessivo di 200.000 euro.
In una delle citate attività è stato scoperto che il liquidatore della società nel settore della nautica in concorso con il figlio ha distratto dalle disponibilità della società la somma di euro 2.656.598 con plurime operazioni bancarie poi convogliate sui propri conti correnti, una parte di questi utilizzati per l’acquisto di un capannone sempre a loro riconducibile. Le investigazioni orientate a verificare la destinazione delle provviste della società di autotrasporti hanno evidenziato che l’amministratore pro-tempore aveva distratto dai conti correnti della società somme di denaro in favore della consorte, che successivamente ha rinvestito con la sottoscrizione di investimenti finanziari. Sul fronte della prevenzione, il rischio legato a possibili fenomeni di riciclaggio è stato affrontato attraverso l’approfondimento investigativo di n. 44 segnalazioni di operazioni sospette, alcune delle quali hanno portato alla contestazione della violazione di trasferimento di denaro contante per 22 mila euro.
Con particolare riguardo al campo dei reati societari e fallimentari, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria n. 74 soggetti e accertati beni sottratti alle procedure fallimentari per un importo di 7.974.281 euro e sottoposto al sequestro 1.820.606 euro. Sono stati eseguiti vari accertamenti patrimoniali in materia di criminalità organizzata.
Nell’ambito di uno di questi nei confronti di impresa nel settore della ristorazione, marito e moglie sono stati denunciati per trasferimento fraudolento di valori, al fine di eludere la normativa sulle misure di prevenzione, essendo uno dei soggetti un pluripregiudicato per reati di droga.
Nell’ambito dei compiti di tutela del mercato dei capitali rientra anche l’individuazione di casi di circolazione di banconote false, fenomeno di perdurante attualità come testimoniano i sequestri a carico di persone ignote, per un totale di 133 banconote di vario taglio, riconosciute non genuine, la maggior parte smerciate nei grandi centri di distribuzione. Nell’ambito della tutela del mercato dei beni e dei servizi, resta costante l’attenzione verso il
fenomeno della contraffazione di marchi registrati e delle false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti ai prescritti standard di sicurezza, che ha portato alla denuncia di n. 8 soggetti.

Controllo del territorio e contrasto ai traffici illeciti
Il controllo del territorio viene assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario che prevede l’integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa e aeronavale. Nella provincia apuana opera il Reparto Operativo Aeronavale di Livorno che presidia il tratto costiero attraverso le unità della Sezione Operativa Navale di Marina di Carrara. Più in generale, nel corso del 2020 la Guardia di Finanza di Massa Carrara ha proceduto al sequestro, complessivamente, di 12.832 grammi di sostanze stupefacenti di cui 12.521 di cocaina e gr. 306 di hashish e marijuana, gr. 5 di altre droghe, nonché 1 mezzo usato per i traffici illeciti della specie, arrestando 7 persone e denunciandone 2. Nell’anno 2020 è stata conclusa l’indagine denominata “Market Motta”, per il contrasto dello
spaccio organizzato nell’area delle ex colonie marittime del litorale apuano, che ha già portato, nel corso di quest’anno, alla condanna dei quattro spacciatori arrestati.

Al termine delle indagini particolarmente complesse soprattutto a causa dei luoghi dove si svolgeva l’attività di spaccio, i finanzieri avevano eseguito 4 fermi, nei confronti di cittadini extracomunitari per spaccio di sostanze stupefacenti. I quattro nordafricani gestivano un vero e proprio “supermarket della droga” aperto a qualsiasi ora del giorno e della notte. Le indagini, svolte con l’ausilio anche delle intercettazioni telefoniche, hanno accertato che il
gruppo criminale cedeva circa 60 dosi al giorno di cocaina, movimentando mensilmente oltre un chilo di sostanza stupefacente.

Le operazioni di soccorso e il concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica
L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza. In ambito locale, le pattuglie della Guardia di Finanza hanno contribuito al rafforzamento del controllo coordinato del territorio sulla base delle indicazioni dell’autorità prefettizia. In ambito
marittimo, tale forma di concorso è stata assicurata dalle unità navali della Sezione Operativa Navale di Marina di Carrara.

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