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Cgil contro il Comune di Carrara: «Un popolo che non si prende cura dei bambini è un popolo in declino»

Continuano ad arrivare al sindacato lamentele da parte di lavoratrici e genitori rispetto alla gestione degli asili nido

CARRARA – Continuano ad arrivare alla Funzione pubblica Cgil lamentele da parte di lavoratrici e genitori rispetto alla gestione degli asili nido del Comune di Carrara (Massa-Carrara). Così il sindacato interviene.

«Nonostante le segnalazioni e i suggerimenti anche a mezzo stampa, il dirigente del settore pare voler continuare a non notare le difficoltà e le lacune  della cooperativa bergamasca che ha vinto l’appalto per tre anni e per la quale probabilmente sta già preparando la proroga dell affidamento; come Funzione pubblica Cgil avevamo chiesto all’amministrazione comunale di valutare l’ opportunità, prima della scadenza, di progettare una gestione in house del servizio attraverso la società multiservizi Nausicaa, ma siamo stati evidentemente inascoltati. Tale operazione avrebbe permesso, tra le altre cose, di ampliare la rosa del personale educativo dipendente della multiservizi, personale interscambiabile all’interno dei servizi educativi, evitando il ricorso alle agenzie interinali e alle cooperative durante l’estate (centri estivi), con notevole risparmio di soldi pubblici».

«Ancora una volta – prosegue Cgil – siamo stati inascoltati, e ancora ci troviamo a dover affrontare problemi senza avere interlocutori diretti con i quali risolverli nel minor tempo possibile. Il recente progetto “giardini aperti” tanto pubblicizzato e sbandierato dall’amministrazione comunale ha creato non pochi problemi di carattere logistico, tra cui straordinari non retribuiti e stravolgimento degli orari di lavoro in barba alle regole sul part-time. Il previsto   prolungamento delle attività educative per il mese di luglio ha dato il via alla mobilitazione delle lavoratrici che, riunitesi in assemblea presso la Camera del Lavoro, hanno mostrato preoccupazione, poiché la referente amministrativa territoriale avrebbe annunciato riduzione di orario lavorativo concordato con l’ufficio nidi  e stravolgimento del sistema a bolle con accorpamenti tra sezioni ed interruzione della continuità educativa, dovuta appunto al cambio di sede di lavoro del personale. Nel mese di agosto sembrerebbe che l’unico nido aperto sarà quello di Villa Ceci: cosa faranno le lavoratrici degli altri plessi? Dovranno utilizzare le ferie o addirittura, a detta della cooperativa, permessi non retribuiti!  Non esiste ancora un piano ferie, la cooperativa gestirà le ferie forzate per le lavoratrici. Altro che diritti!»

«Sta di fatto che, – conclude Cgil – nonostante tutte le segnalazioni fatte, il dirigente degli uffici Comunali, Guirardo Vitale, non sembra aver chiara la gravità della situazione, dato che l’ amministrazione comunale in quanto committente è responsabile di quanto accade nel servizio. Sta di fatto che le lavoratrici, che hanno sempre lavorato con passione serietà e professionalità, a tre anni dalla gestione Orsa, sono molto provate, ed è chiaro che il servizio ai minori è un servizio delicatissimo che richiede tranquillità per  di chi lavora. Pertanto come Funzione pubblica chiediamo all’amministrazione comunale di attenzionare immediatamente il servizio, convocando un tavolo congiunto con la Cooperativa Orsa , finalizzato a garantire servizi ottimali e diritti per chi li presta. Un popolo che non si prende cura dei bambini è un popolo in declino».