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«Trasporto pubblico: capolinea imbarazzante e servizi scadenti. E la giunta di Carrara tace»

L'allarme di Uiltrasporti Massa-Carrara: «Passeggeri costretti ad attendere i mezzi all'aperto, sotto il sole d'estate o al gelo d'inverno, senza disporre né di servizi igienici né di una biglietteria o di una sala d'attesa»

CARRARA – “Dopo mesi caratterizzati dalla chiusura delle scuole e dalla scarsità di viaggiatori costretti in casa dalle restrizioni sanitarie, la ripresa dell’attività del trasporto pubblico, a Carrara, non offrirà alcun miglioramento all’utenza”. A lanciare l’allarme è la Uiltrasporti Massa-Carrara, preoccupata per il mancato rafforzamento di alcune linee e per i problemi al capolinea del Monoblocco. E non solo. Per i passeggeri “costretti ad attendere i mezzi all’aperto, sotto il sole d’estate o al gelo d’inverno, senza disporre né di servizi igienici né di una biglietteria o di una sala d’attesa, mentre il personale deve accontentarsi di un container e i mezzi pubblici devono transitare su carreggiate senza i cordoli previsti esplicitamente dalla normativa per la sicurezza dei cittadini”.

“Il Comune, per sua scelta – sostengono da Uiltrasporti – si è posto in una posizione marginale rispetto alle strategie dell’azienda, dopo circa un anno non ha ancora dato risposta alle proposte che, come Uiltrasporti, abbiamo illustrato alla Commissione Consiliare per migliorare i servizi urbani rafforzando le linee per il Noa, stazioni, Centro Don Gnocchi e Istituto Alberghieri, che sono sempre più centrali per servizi sanitari sospesi o depotenziati durante il periodo di restrizioni. I lavoratori del trasporto, prima di tutti, si augurano che la ripresa annunciata da più parti porti un incremento dei passeggeri sulle tratte locali unita ad un incremento dei flussi turistici, ma si deve prendere atto che, mentre in tutte le altre città si punta al miglioramento e rafforzamento dell’offerta, a Carrara permane un inspiegabile immobilismo. Riteniamo perciò opportuno, proprio in una fase in cui è necessario programmare, che il futuribile capolinea a monte della stazione di Avenza resta un esercizio di immaginazione urbanistica da realizzare (forse) nell’arco del prossimo decennio, mentre i problemi dell’imbarazzante capolinea nel piazzale del Monoblocco restano immutati se non aggravati”.

“Oggi, in uno spazio non degno di una città civile – insistono dal sindacato –  i passeggeri sono costretti ad attendere i mezzi all’aperto, sotto il sole d’estate o al gelo d’inverno, senza disporre né di servizi igienici né di una biglietteria o di una sala d’attesa mentre il personale deve accontentarsi di un container e i mezzi pubblici devono transitare su carreggiate senza i cordoli previsti esplicitamente dalla normativa per la sicurezza dei cittadini. Ben diversa sarebbe la situazione se il Comune decidesse di trasferire il capolinea nell’area dell’ex Montecatini già attrezzata a questo scopo, dove sono già disponibili locali per passeggeri e personale oltre che per la biglietteria, senza dimenticare servizi igienici perfettamente funzionanti”.

“Siamo di fronte ad uno spreco inaccettabile – chiudono da Uiltrasporti Massa-Carrara – e ad un inammissibile disprezzo per il personale viaggiante e per i cittadini, considerato che in uno spazio già pronto si potrebbe realizzare, senza ulteriori spese, anche il punto di sosta e pagamento del ticket dei bus diretti alle cave che, fermandosi in pieno centro e non nell’area dello stadio priva di qualsiasi tipo di servizio, potrebbero stimolare i turisti ad una sosta e ad una visita in città, creando opportunità per le attività commerciali che, oggi più che mai, hanno bisogno di essere sostenute con tutte le iniziative utili al rilancio del settore e della città”.