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Centro Alzheimer, riapertura a fine giugno. De Pasquale: «Ritardi dovuti a criticità su procedure anti-covid»

Pri, Psi, Azione, Italia Viva e +Europa: «Grave disservizio». Crudeli (Pd): «Il 90% degli anziani è vaccinato: accelerare i tempi». La consigliera preoccupata anche per la questione assunzioni: «Infermieri in affanno, si proceda a integrare personale»

CARRARA – Continua a far discutere la situazione della casa di riposo Regina Elena. Dopo l’intervento della Cisl (ne abbiamo parlato qui) in merito al concorso per le assunzioni di nuovi infermieri, definito dallo stesso sindacato un «flop annunciato» (soltanto quattro persone hanno partecipato alla selezione), sulla questione è intervenuta, in consiglio comunale, la consigliera del Pd Roberta Crudeli. “Le problematiche sono note: al momento ci sono sei infermieri che fanno servizio diurno e altri due che si alternano per le notti. E’ un sovraccarico di lavoro importante. Adesso serve accelerare i tempi per le assunzioni, soprattutto adesso che iniziano le ferie estive”.

Se le procedure non sono state ancora portate a termine – ha fatto notare il sindaco Francesco De Pasquale – è soltanto per motivi burocratici. “La questione assunzioni è una delle nostre prime preoccupazioni – ha sottolineato il primo cittadino – Tutti noi non vediamo l’ora che queste nuove forze entrino a tutti gli effetti a regime nel personale della Rsa per contribuire, se non altro, a rasserenare in generale la situazione”.

L’altro nodo riguarda la questione del centro Alzheimer. Il servizio particolarmente caro alla cittadinanza è stato sospeso da diverso tempo a causa della pandemia. “Adesso non ci sono più motivi per tenerlo chiuso – ha evidenziato la Crudeli – visto che più del 90% degli anziani è vaccinato. E in ogni caso, si potrebbe inserire la clausola che prevede l’accesso dei soli vaccinati”. Il ritardo nella riapertura sembrerebbe essere legato ad alcune criticità riscontrate dall’Asl in merito alle procedure anti-covid, rispetto alle quali però De Pasquale è rimasto piuttosto vago. In ogni caso – ha annunciato il sindaco – l’orizzonte di riapertura è stimato per la fine del mese di giugno.

Sulla questione si sono espressi, attraverso un comunicato congiunto, anche Pri, Psi, Azione, Italia Viva, e +Europa. “Le forze progressiste – scrivono – riunitesi per discutere i problemi della città legati alla pandemia sentono l’esigenza di porre l’attenzione su un tema delicato e socialmente rilevante quale la riapertura del Centro Diurno
Alzheimer, da sempre motivo di orgoglio per la città, sospeso tempo fa a causa dell’emergenza sanitaria. Durante la discussione è emerso che sono state inaugurate dal sindaco De Pasquale 8 poltrone per gli anziani del centro, donate dal Club Rotary, che avrebbero dovuto rappresentare un ulteriore passo in avanti verso la riapertura del servizio. Nonostante ciò, non sono seguite da parte dell’amministrazione pentastellata azioni concrete sebbene che da un paio di settimane tutte le Rsa d’Italia abbiano riaperto ai parenti degli ospiti seguendo il protocollo di sicurezza vagliato dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico) che prevede il green pass e le visite, preferibilmente in spazi all’aperto. Nel corso della riunione le forze progressiste hanno evidenziato che dopo 15 mesi di isolamento forzato degli utenti del Centro Alzheimer malgrado che il Ministro della Salute Roberto Speranza abbia firmato l’ordinanza che consente la riapertura in piena sicurezza e sia provveduto alla vaccinazione degli ospiti, ad oggi il centro è ancora chiuso”.

“Purtroppo – proseguono -, l’Alzheimer è una patologia che mette in difficoltà non solo i malati ma anche i loro famigliari che hanno bisogno di essere aiutati nell’assistenza quotidiana sebbene gli appelli delle famiglie nei
confronti dell’amministrazione grillina e del Cda non abbiano ricevuto alcuna risposta. Le forze progressiste si associano alle istanze delle famiglie e dei sindacati per chiedere al Sindaco De Pasquale di occuparsi personalmente di questo gravissimo disservizio affinché il problema sia risolto prima possibile. Non si riesce a comprendere come mai non siano state risolte le cause di questa prolungata sospensione, dato che le motivazioni relative all’ingresso in comune alle due strutture dovrebbe essere ampiamente superato”.

Pri, Psi, Azione, Italia Viva, +Europa chiedono quindi al Sindaco De Pasquale di “attivarsi per sostenere e proteggere coloro che vivono quotidianamente questo gravoso problema che si protrae ormai da più di un anno, l’immediata riapertura del Centro Diurno Alzheimer è una priorità che non può più essere procrastinata”.