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«Il medico deve essere sull’ambulanza 118 di Fosdinovo». La richiesta unanime del Consiglio comunale approva foto

Ieri sera l'assemblea cittadina ha approvato all'unanimità, maggioranza e opposizione, una mozione per garantire la presenza dell'operatore sanitario alla Pubblica Assistenza "Concordia"

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FOSDINOVO – «Riteniamo necessaria e non derogabile la presenza del medico a bordo dell’ambulanza, in quanto unica figura competente nel soccorso emergenziale da coadiuvare con personale infermieristico e/o delle Pubbliche Assistenze. Congiuntamente riteniamo importante il ripristino della guardia medica festiva e notturna nel comune». La richiesta arriva dal Consiglio comunale di Fosdinovo (Massa-Carrara) che ieri sera ha approvato all’unanimità, maggioranza e opposizione, una mozione per garantire la presenza del medico alla Pubblica Assistenza “Concordia” di Fosdinovo.

Il documento è stato ritenuto necessario in quanto l’Asl Toscana Nord ovest, recentemente, ha deciso di depotenziare il servizio non prevedendo più la presenza del medico sull’ambulanza 118 del comune lunigianese (qui la notizia e la risposta dell’Asl). Dopo varie rimostranze, la sindaca Camilla Bianchi insieme alla maggioranza e all’opposizione, ha quindi preparato la mozione (che riportiamo integralmente) di seguito da inviare al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, all’assessore alla Salute, Simone Bezzini e al presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese.

LA MOZIONE
A Fosdinovo il servizio sanitario rischia di non poter garantire la sicurezza per tutti i suoi abitanti.
Dopo le civili e motivate rimostranze della popolazione del Comune di Fosdinovo per la riorganizzazione del servizio emergenza e urgenza, decisa unilateralmente dall’Asl Nord Ovest, e a sostegno della denuncia-protesta della Sindaca, del Presidente dell’Ordine dei Medici di Massa – Carrara e del Sindacato, ad esserne preoccupato è tutto il Consiglio Comunale di Fosdinovo.
A preoccupare i Consiglieri Comunali e i cittadini tutti, dopo la soppressione della Guardia Medica verificatasi nel febbraio 2020, è l’ulteriore e grave vuoto assistenziale che lascia la popolazione senza medico a bordo dell’ambulanza nei giorni feriali danneggiando un servizio che è essenziale.
La Pubblica Assistenza di Fosdinovo, a partire dal mese di maggio 2021, ha visto l’assenza del Medico Deu che fino ad oggi era presente tutti i giorni dalle 8 alle 20; da questo mese la presenza del medico a bordo è garantita nelle stesse ore soltanto il sabato e la domenica.
I tagli del servizio sanitario, cui assistiamo oggi, ancora una volta, ci conducono ad una riflessione inevitabile: il servizio di Sanità Pubblica è inteso come spesa o come investimento?
Noi riteniamo che la Salute sia un investimento e che, ora più che mai, sia necessario garantirla alla comunità di Fosdinovo quale comune montano, con i suoi 4 mila e 700 abitanti.
In merito alle soluzioni proposte da USL TOSCANA NORD OVEST, per gestire le eventuali emergenze/urgenze con le auto mediche da Sarzana piuttosto che da Carrara, non riteniamo che esse possano essere una risposta adeguata al problema.
Sappiamo che l’auto medica di Sarzana copre un vasto territorio ligure e che può essere coinvolta solo in via del tutto eccezionale senza un indispensabile formale accordo tra Regione Toscana e Regione Liguria, accordo che oggi non abbiamo.
Evidenziamo inoltre che molte frazioni si trovano nella zona montana interna del comune e che per raggiungerle, partendo da Carrara, occorrono più di 40 minuti.

Tutto ciò premesso riteniamo che disporre del medico presso la sede della Pubblica Assistenza di Caniparola sia il minimo indispensabile per garantire il servizio di emergenza alla comunità di Fosdinovo.
Come Consiglieri Comunali ci auguriamo inoltre che vengano organizzati, al più presto, ed a livello regionale, gli indispensabili nuovi corsi per medici Deu, consapevoli della odierna carenza di laureati in Medicina frutto di una programmazione universitaria poco lungimirante.
La pandemia ha evidenziato come necessario investire sulla sanità di prossimità, nel territorio ma, di fatto, il nuovo taglio ai servizi si sta traducendo in un vero e proprio vuoto assistenziale.
Viene così minato un servizio cardine: il diritto alla Sanità per tutti i cittadini, a prescindere dal luogo di residenza, favorendo lo spopolamento delle zone interne e montane.
E’ oggi necessario pensare ad un nuovo paradigma che consideri determinanti, nel disegno dei servizi, più che il numero delle chiamate di soccorso (parametro quantitativo), parametri quali:
·       i tempi di percorrenza dal punto di emergenza territoriale a cui sommare quello necessario a raggiungere il Pronto Soccorso più vicino;
·      l’età media delle persone che abitano in aree disagiate (con relative patologie che l’epidemiologia è in grado di evidenziare statisticamente).
Riteniamo le nostre richieste coerenti con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR, recentemente licenziato dal Parlamento Italiano, nella parte di investimento per la Missione Salute, per lo sviluppo della sanità territoriale (come elemento strategico per la qualificazione non solo del nostro sistema sociosanitario e per la protezione dei cittadini più fragili) e capace di favorire lo sviluppo di tutta la Toscana.

In considerazione di quanto precedentemente esposto riteniamo

Necessaria e non derogabile la presenza del MEDICO a bordo dell’ambulanza, in quanto unica figura competente nel soccorso emergenziale da coadiuvare con personale infermieristico e/o delle Pubbliche Assistenze.
Congiuntamente riteniamo importante il ripristino della guardia medica festiva e notturna nel comune.

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