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«Sos mercatino della Partaccia, sconforto per la situazione di degrado e di abbandono»

MASSA – La stagione  turistica è alle porte e lo storico mercatino della Partaccia sta aprendo timidamente i battenti, nell’incertezza del periodo. Alcuni box hanno aperto la loro attività, ma c’è tanto sconforto per la situazione di degrado a e di abbandono in cui versa l’area. Grossi rami di pino penzolanti  sopra i box, le radici hanno spaccato l’asfalto rendendo la strada pericolosa, sporcizia e assenza di manutenzione ordinaria in tutta lo spazio del mercato.

Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa Massa Carrara,  fa un appello all’amministrazione comunale invitando  l’assessorato competente  a occuparsi di queste problematiche che investono una cinquantina di operatori del commercio e le loro famiglie: «Il mercatino della Partaccia si sta preparando per accogliere villeggianti e turisti in vista della stagione estiva. E’ un polmone vitale per la zona, al centro di uno dei campeggi più estesi d’Europa. Dovrebbe essere un fiore all’occhiello della nostra Marina – aggiunge –  invece è nel degrado completo. Da anni gli operatori che si affacciano su via Partaccia chiedono interventi per  mettere in sicurezza i pini che potrebbero  abbattersi  sui box: ricordiamo le due sorelle morte un anno fa per un albero crollato? E’ il caso di dire meglio prevenire che curare».

«Le piante indicate dal commerciante Francesco Bassi sono pericolose.  Così come  è  pericolosa la strada, che presenta l’asfalto sollevato per le radici dei pini tanto da costringere le auto a  transitare nella corsia opposta, rischiando incidenti. Che si aspetta? L’estate è alle porte e il mercatino va messo in sicurezza, considerando anche l’aspetto igienico sanitario  con apertura  e gestione dei servizi, fontane pubbliche riqualificate e non abbandonate come si presentano allo stato attuale.  Confimpresa  – aggiunge il presidente – sostiene il Comitato del mercatino  nella richiesta di  ottenere  una riduzione degli oneri  e dei canoni: il 2020 è stato un anno nero. I box del mercatino sono rimasti chiusi per tanto tempo e gli operatori del commercio non possono sostenere  le spese di un affitto annuale: invitiamo pertanto il Comune a valutare la situazione e a sostenere queste imprese familiari in crisi anche attraverso i fondi del recovery».