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«Il Monoblocco e il memorandum dimenticato dalle istituzioni. Si rispettino gli impegni»

Il comitato "Primo soccorso e urgenza" di Carrara che interviene sulla questione legata al futuro dell'ex ospedale cittadino, oggi centro polispecialistico

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CARRARA – «Ma, dopo tante promesse un decreto per il miglioramento sismico dell’ex presidio ospedaliero, cosiddetto Monoblocco, dà il via alla redazione dello studio di fattibilità per altra palazzina da costruire. E per il Monoblocco quali garanzie?». Lo chiede il comitato “Primo soccorso e urgenza” di Carrara che interviene sulla questione legata al futuro dell’ex ospedale cittadino, oggi centro polispecialistico. «Datata 24 marzo del corrente anno – afferma il comitato – una nostra lettera aperta inviata oltre che al sindaco Francesco De Pasquale a tutti i capigruppo del Consiglio comunale di Carrara esordiva: “Con quale faccia!”, riferendosi alle istituzioni in seguito alle notizie che in quella data comparivano sui giornali».

«Ci riferivamo ai vertici Asl, naturalmente, in particolare alla direttrice generale Maria Letizia Casani, ma anche al sindaco di Carrara, che da tempo il comitato esortava a esporre pubblicamente la tematica del Monoblocco. Soprattutto dopo che nel giugno 2020 era stata data la notizia “informale” di un progetto, bello, costoso, che riproponeva un “Miniblocco” accanto al Monoblocco da decapitare di alcuni (quanti?) piani, con una operazione chirurgica straordinaria tipo quella che inizialmente lo vedeva abbattuto tutto fino al piano R escluso.
Insomma il 24 marzo era annunciato in pompa magna un progetto che avrebbe rilanciato la sanità con una palazzina edificanda senza economia di spesa. Intanto al Monoblocco però tutto fermo, tanto da costringerci a sottolineare ancora una volta che si lasciava lasciava decidere Asl in solitudine senza una minima condivisione e senza un minimo passaggio istituzionale, che riportasse la problematica relativa al Monoblocco nella sede opportuna: Consiglio Comunale di Carrara e Commissioni preparatorie. Intanto servizi sanitari fermi come la famosa Risonanza magnetica, che da sola basta a configurare il basso livello, anche di credibilità, a cui è scesa la sanità pubblica a Carrara e nella provincia. Una provincia piccola, divisa, che sta perdendo tutto quello che di buono poteva avere (vedasi Imm Carrarafiere definita solo ieri dall’assessore regionale Marras in situazione da “obitorio”) per l’incapacità dei decisori politici di costruire un progetto organico per il futuro, utilizzando almeno i tanti errori del passato, che stiamo ancora soffrendo: con il Pal totalmente disatteso e quella serie infinita di fallimenti che vede, con la Risonanza Magnetica inutilizzata da “secoli” nel vecchio ospedale di Massa, una medicina nucleare arbitrariamente trasferita in locali da edificare nei giardini dietro al Noa, anziché all’interno del percorso oncologico al Monoblocco, nessun punto di primo soccorso integrato con emergenza territoriale, Niente Scuola Infermieri e zero Rsa a Fossone».

«Con queste premesse è rientrato dalla finestra il progetto demolitivo del Monoblocco con la palazzina stavolta più ampia che integrerebbe gli spazi che il Monoblocco, secondo Asl, non potrebbe offrire. Nessun contraddittorio su questo, naturalmente, come sui padiglioni di Monterosso, che possono essere utilizzati solo come Asl decide. Altro che polo sanitario. Ieri, finalmente, con quella velocità di azione che caratterizza i vertici dell’Azienda nei momenti di splendore decisionistico, ecco sull’albo pretorio di Asl Nord Ovest, il decreto n. 1908 avente all’oggetto: “Realizzazione del Nuovo Distretto Socio Sanitario di Carrara adiacente al Centro Polispecialistico di Carrara”. Affidamento Incarico Professionale per la Redazione dello Studio di Fattibilità Arch. Chiara De Felice. Cig: Z8a31affc2 E Cup J81b21003260002. Perfetto. Ma quello che colpisce è la parte nella quale premesso che “nel Piano degli investimenti aziendali allegato alla Deliberazione DG n. 221 del 24 marzo 2021 “Adozione del bilancio preventivo economico annuale per l’anno 2021 e del bilancio pluriennale 2021­2023”, nell’ambito del più ampio intervento denominato “Miglioramento sismico ex Po Carrara” (cod.reg. 01.EO06.1199), è stata prevista la realizzazione del nuovo distretto socio­-sanitario di Carrara sul lotto individuato nell’area posta ad Est dell’edificio del centro Polispecialistico, denominato “Monoblocco” (ex Ospedale Carrara); si decide 
di affidare il procedimento all’architetto Chiara De Felice (CF “Dato agli atti d’ufficio”) con studio professionale in Firenze, viale Corsica 31, che ha presentato un preventivo pari a 34.480,76 euro, oltre iva e oneri come per legge;
 di imputare il costo per l’affidamento in questione, quantificato in 43.749,18, sul conto patrimoniale n. 10010275 “Nuovo distretto di Carrara”, il quale è previsto nel piano degli investimenti, allegato alla Delibera DG n. 221 del 24 marzo 2021 “Adozione del bilancio preventivo economico annuale per l’anno 2021 e del bilancio pluriennale 2021­2023” nell’ambito del più ampio intervento denominato “Miglioramento sismico ex Po Carrara”».

«Dunque il miglioramento sismico dell’ex presidio ospedaliero del Monoblocco dovrebbe partire con la redazione dello studio di fattibilità per la costruzione di una nuova palazzina, quella preannunciata sia nell’estate 2020 dall’allora presidente Rossi che nella interessante conferenza stampa del 24 marzo. Punto. Quanto al Monoblocco si vedrà… Che dire? Ci viene solo un aggettivo in mente: inaffidabili. Con soggetti inaffidabili è pressoché impossibile una interlocuzione e un dialogo costruttivo per parlare di impegni, ovviamente da mantenere. Non da ridicolizzare solo perché il tempo è passato e quello che non è stato chiuso o demolito non si riapre più. Almeno qui a Carrara.
Qui a Carrara dove la cittadinanza esige certezze e rispetto, oltre a strutture funzionanti necessarie a garantire la sanità pubblica. Qui a Carrara dove l’amministrazione che tra circa un anno, terminerà il suo mandato non può certo essere in grado di “vigilare”, come il sindaco ha affermato con enfasi nella conferenza a due con Asl del 24 marzo, ovvero di garantire il mantenimento di progetti di ampio respiro temporale. Ancora una volta chiediamo che tutte le varie rappresentanze politiche si esprimano chiaramente nelle sedi opportune su questo “strano” progetto, imposto senza contraddittori e spiegazioni, esponendo le loro valutazioni così da non lasciare spazio a dubbio alcuno. Stanchi di certi teatrini su alleanze senza progetti, ribadiamo: a maggio 2022 gli esponenti politici nel chiedere consensi saranno giudicati dai cittadini elettori anche sulla sanità locale, oltre che per i loro programmi concreti. Con quale faccia chiederà il voto chi prende impegni e poi li disattende o si nasconde dietro un dito?».

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