Festa di fine Ramadan, il sindaco De Pasquale saluta la comunità musulmana
La critica di Baruzzo (Fdi): «Sgarbo "istituzionale" nei confronti dei cittadini cristiani»
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CARRARA – Ieri mattina il sindaco Francesco De Pasquale portato i saluti della città e dell’amministrazione alla comunità musulmana, che si è riunita presso il campetto sportivo adiacente lo Stadio per la festa del “Eid ul-Fitr” di fine Ramadan. «Ho accolto con piacere l’invito di Mohammed Kamal Koudsi a partecipare a questa iniziativa, ben organizzata nel rispetto delle norme Covid. È stata un’occasione di incontro, conoscenza e dialogo con una componente importante della comunità carrarese» ha dichiarato il primo cittadino. Particolarmente apprezzato dal sindaco « l’appello alla pace fatto dai molti presenti per mettere la parola fine al conflitto in Palestina», “terra vittima di violenza da troppi anni“, come ricordato da Kamal Koudsi. «Mi unisco a questo appello e torno ad augurare Eid Mubarak – buona festa – a tutta la comunità musulmana» ha concluso De Pasquale.
Su questo saluto del sindaco è intervenuto Lorenzo Baruzzo da Fratelli d’Italia: «Il sindaco grillino di Carrara, ha partecipato con tanto di fascia tricolore indossata, quindi in rappresentanza di tutti i cittadini carraresi, alla festa musulmana di fine ramadan. Poiché ci risulta che raramente abbia partecipato con tale enfasi e forma solenne alla festa del patrono della nostra città, delegando altre persone, riteniamo che abbia perpetrato uno sgarbo “istituzionale” nei confronti dei cittadini cristiani (per fortuna ancora in maggioranza in città e in Italia, nonostante il tentativo di islamizzazione attuato da una folle politica immigrazionista) con questa sua disparità di trattamento.
Inoltre troviamo grave che lo stesso parli di “… Palestina, terra vittima di violenza da troppi anni…” senza condannare gli attacchi terroristici portati da fazioni palestinesi al popolo di Israele. L’ennesima caduta di stile del sindaco De Pasquale, meno male che tra poco più di in anno toglierà il disturbo alla città».