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Profumerie Douglas, il Consiglio regionale: no alle chiusure dei punti vendita foto

Prevista la chiusura anche dell'esercizio di Massa centro. La capogruppo del Movimento 5 Stelle Toscana: «Come al solito nelle logiche di chi amministra questi grandi network sono sempre i lavoratori a farne le spese»

TOSCANA – La catena di profumerie Douglas ha, qualche giorno fa, annunciato la chiusura di alcuni negozi, fra cui anche quello di Massa Centro (QUI la notizia). L’annuncio ha da subito scatenato polemiche in difesa delle persone che vi lavorano: a Massa sono sei che rischiano il posto. che potrebbero presto ritrovarsi senza lavoro, come quella di

La vicenda è arrivata in Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità per chiedere il ritiro delle annunciate chiusure dei punti vendita della catena Douglas Italia, grazie a due mozioni presentate rispettivamente da Irene Galletti (M5S) e da Elena Meini e Luciana Bartolini (Lega).

Con la mozione della consigliera Galletti si impegna l’esecutivo toscano ad attivarsi per l’apertura immediata di un tavolo di crisi regionale, e per chiederne un altro presso il Ministero dello Sviluppo economico. L’atto ricorda che la catena commerciale Douglas profumerie ha annunciato che entro gennaio del prossimo anno saranno chiusi in tutta Italia 128 punti vendita su 507, di cui 11 dei 17 presenti in Toscana, con il rischio di determinare una perdita occupazionale a livello regionale per 36 persone, in gran parte donne.

Con la mozione della Lega si impegna il governo regionale ad attivare un tavolo urgente di confronto tra azienda e parti sindacali, con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro, e a illustrare gli sviluppi alla competente commissione consiliare. L’atto riporta numerose fonti di stampa e una nota della Cgil, con la quale si preannunciano le chiusure dei negozi che, a giudizio dell’azienda, sarebbero motivate dalla consistente riduzione di fatturato, registrato a causa della crisi pandemica, cui però si contrapporrebbe un incremento delle vendite on-line.

«Il voto favorevole al nostro atto mette nero su bianco l’impegno della Regione Toscana, – commenta Galletti dopo l’esito della votazione sulla sua mozione – che si attiverà immediatamente per l’apertura di due tavoli di crisi: uno presso la Giunta Regionale e l’altro al Ministero dello Sviluppo Economico, per difendere le lavoratrici toscane della catena di profumerie Douglas, dai tagli al personale previsti dall’azienda a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria».

«Durante la pandemia la disoccupazione femminile è cresciuta in modo esponenziale e il piano di riorganizzazione annunciato da Douglas lo scorso febbraio conferma questo trend negativo per un settore che impiega prevalentemente donne. Come al solito – osserva la capogruppo M5S – nelle logiche di chi amministra questi grandi network sono sempre i lavoratori a farne le spese, pagando con la perdita del proprio posto i mancati guadagni di un colosso economico che, magari, si riorganizzerà concentrando le proprie vendite attraverso canali online e riducendo sempre più la sua presenza sul territorio toscano».

«Opporsi a tutto questo era necessario e grazie al voto favorevole al nostro atto, – conclude Irene Galletti – abbiamo tracciato un primo importante passo verso un serio confronto tra le parti, affinché si possa trovare una soluzione rapida e condivisa, a beneficio di tutti, soprattutto del personale interessato dal piano di razionalizzazione di Douglas».