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L’alpinismo lento arriva anche a Zeri con l’associazione Mangia Trekking foto

ZERI – Un nuovo sodalizio di alpinismo lento a Zeri, per la consocenza e la promozione dei territori naturali. Seppur in tempo di coronavirus, non poteva che essere così. Infatti, il libro “Lunigiana Ignota” di Carlo Caselli che, da diversi anni, orienta le passioni e le iniziative dell’associazione Mangia Trekking, ha finito per condurre l’alpinismo lento ad affermarsi anche a Zeri, dove l’associazione, grazie ad alcuni appassionati locali, opererà in collaborazione, sviluppando molte iniziative di carattere turistico-sportivo.

A rappresentare l’associazione a Zeri saranno Riccardo Quiligotti e Daniele Cariola di Patigno. La località zerasca legata a quella di Mangia (da cui proviene l’associazione), per un’antica e curiosa storia collegata all’allevamento dei muli utilizzati nelle lavorazioni boschive dell’alta Val di Vara. Con l’alternativa partecipazione di importanti sportivi dell’associazione, sono iniziati i sopralluoghi necessari per mettere a sistema alcune iniziative di valorizzazione, tutela e cultura territoriale. In questi giorni, infatti Riccardo Quiligotti insieme all’alpinista Mara Giusti (testimonial italiana della montagnaterapia) hanno effettuato un visita lungo il torrente Gordana, per valutare come la locale diga “Edison”  e le strutture ad essa propedeutiche, possono rappresentare elementi di interesse, da coniugarsi poi con la maestosità delle montagne circostanti e l’esperienza degli “stretti di Giaredo”.

Lo sviluppo di importanti collaborazioni e sinergie  con le realtà economiche territoriali sono in itinere. Intanto Mangia Trekking, nel rispetto di ogni norma sanitaria imposta dal momento, convinta che sia anche una salutare terapia, invita a visitare lo Zerasco, luoghi incontaminati, naturali e di rara bellezza.