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Toscana e Liguria firmano l’intesa ad Aulla: ponte di Abiano pronto a marzo 2022

Soddisfatti i governatori. Toti: «Un progetto atteso dalla popolazione, oggi è una buona giornata». Giani «Ricostruire com'era e dov'era il ponte era la soluzione migliore per l'equilibrio dei rapporti con la comunità»

LUNIGIANA – Firmata l’intesa tra Liguria e Toscana che approva il progetto di ricostruzione del ponte di Albiano. Era il passo che mancava prima dell’ultimo miglio che porta al cantiere vero e proprio, di cui già si vedono le prime emergenze. Parla di “concertazione e trasparenza” l’ingegner Fulvio Maria Soccodato, commissario straordinario nominato dal Ministero dei Trasporti lo scorso novembre, nella sala del palazzo civico di Aulla che è teatro della firma tra i presidenti delle due regioni. Dopo i saluti ai sindaci – Valettini per Aulla, Battilani per Bolano e Sisti per Santo Stefano Magra – si passa ad esporre tempi e modi. E in un certo senso inizia il conto alla rovescia per i cittadini del confine lunigianese, che a marzo del 2022 potranno tornare alla loro vita secondo i programmi. Con qualche miglioria.

Sarà un cantiere per tre interventi: la ricostruzione del viadotto con il miglioramento della viabilità di accesso, la rimozione delle macerie del vecchio ponte e la realizzazione del collegamento provvisorio. Costo totale 31 milioni di euro. E’ ovviamente il nuovo ponte l’opera più costosa (23,8 milioni di euro) compresa di creazione di due percorsi paralleli, uno per le biciclette e uno pedonale, che scavalcheranno il fiume Magra. La prima fase operativa di questo intervento è in verità già iniziata con il piano di monitoraggio ambientale avviato lo scorso dicembre. Sarà portato avanti fino ad opera costruita.

Già approntato il piazzale dove sorgerà il cantiere base, nelle prossime settimane arriveranno le baracche che saranno completate a marzo insieme agli operai. “Rispetto al cronoprogramma precedente è stato necessario passare attraverso una fase di ottenimento di procedura autorizzativa che sarà portata avanti in contemporanea. Una sfida per committente e operatori”, annuncia Soccodato che conferma l’orizzonte di marzo 2021 per dare il via ai lavori e marzo 2022 per aprire il nuovo viadotto.

Per quanto riguarda la rimozione delle macerie – costo 3,6 milioni di euro – i tempi sono da declinare al condizionale. “La pratica è ancora in corso d’esame presso i consulenti della Procura di Massa e ad oggi Anas non è ancora autorizzata a rimuoverle – spiega il commissario -. Questa fase era prevista a metà gennaio, si è spostata a fine febbraio con una piccola revisione della progettazione definitiva. Il passare del tempo ha inoltre mutato l’assetto delle macerie all’interno del corso d’acqua a causa dell’azione del fiume, rendendo necessari nuovi rilievi. Prevediamo di ottenere l’approvazione per aprile, partire con i lavori a maggio ed arrivare alla rimozione entro settembre del 2021”.

Il collegamento provvisorio attraverso l’A12 costerà 4,5 milioni. Il completamento è previsto per giugno: dalla prossima estate Aulla, Bolano e Santo Stefano avranno dunque un nuovo collegamento automobilistico rapido. “Porterà un beneficio significativo su entrambe le sponde del fiume Magra”, assicura Soccodato. Il cronoprogramma è sostanzialmente confermato, si mette ad oggi in conto un ritardo di una settimana per l’intersecazione con il tracciato del metanodotto Snam, che l’azienda varierà. “Li ringrazio per la celerità con cui hanno trovato una soluzione”.

Soccodato, 54enne romano con studi svolti anche negli Stati Uniti e una lunga esperienza accademica, sottolinea come per tutta la zona si stata trovata una “soluzione d’insieme ai problemi di sicurezza stradale che insistono su questo tratto di viabilità”. La Variante Cisa per esempio, che sposta la statale sul sedime della vecchia Pontremolese dismessa, manderà in pensione la “famosa” doppia curva a gomito in discesa che non pochi problemi (e sinistri) ha creato in questi decenni. Come corollario, la rotatoria sulla sponda “caprigliolese” e il miglioramento della strada per Caprigliola garantiranno un traffico più fluido nei progetti.
Il ponte sarà lungo 280 metri con quattro campate poggianti su tre pile. Avrà una sezione stradale di quasi 11 metri, mentre la pista ciclabile e il percorso pedonale (sui lati opposti della carreggiata) saranno larghi entrambi 2,5 metri. Le rampe del collegamento provvisorio saranno di dimensioni standard e completamente a norma. “Non comporteranno nessuna variazione dei livelli di servizio sull’autostrada A12”, sottolinea Soccodato. L’accesso sarà automatizzato con sistema TelePass.

Esprimono soddisfazione i due presidenti di regione. “Un progetto atteso dalla popolazione, oggi è una buona giornata. Ora speriamo che tutto marci nei tempi che sono stati dichiarati: sarebbe un grande successo di tutta la pubblica amministrazione”, dice Giovanni Toti promettendo massima collaborazione a lasciandosi ad un dettaglio autobiografico: “Io sono ligure di adozione, di Massa-Carrara di crescita e viareggino di natali”.
Eugenio Giani cita Dante Alighieri e la Repubblica Fiorentina e loda il lavoro del commissario “per la sua concretezza, per cui vediamo già il movimento terra sulla sponda sinistra del Magra. Ricostruire com’era e dov’era il ponte era la soluzione migliore per l’equilibrio dei rapporti con la comunità. Era la strada giusta da intraprendere”.