«Ampliamento porto, ora anche sindaci e balneari formalizzeranno istanza di partecipazione e di accesso agli atti»
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MASSA-CARRARA – “Ci fa piacere che il Sindaco di forte dei Marmi Bruno Murzi si sia fatto promotore di un incontro, tenutosi ieri a Villa Bertelli, con il Sindaco di Massa, gli amministratori di Montignoso, i Paladini apuoversiliesi e le associazioni dei balneari di tutto il comprensorio. Ed erano presenti da Camaiore a Carrara, per fare il punto su erosione e ampliamento del Porto di Carrara”. E’ il commento di Orietta Colacicco, presidente dei “paladini apuoversiliesi”, che lo scorso 29 gennaio hanno presentato istanza di accesso gli atti all’Autorità Portuale della Liguria Orientale, la quale ha 30 giorni per rispondere. “Dopo ieri – annuncia Colacicco – i Sindaci formalizzeranno istanza di partecipazione a ogni iniziativa/procedimento e le associazioni dei balneari presenteranno istanza di accesso agli atti”.
“Bisogna fare chiarezza – specifica la presidente dei paladini apuoversiliesi -. Dall’esame del DPSS non si capiscono le dimensioni dell’ampliamento, quali prove sono state fatte per poter dire che non porterà erosione – il bando del 2018 dell’autorità portuale parlava di un modello numerico con 5 simulazioni da completare nel 2022, se è pronto il Piano Regolatore del Porto, quale è la sua procedura autorizzativa e con quale tempistica, perché da quanto è scritto nel DPSS, già approvato da Regione Liguria e Toscana e propedeutico al PRP, potrebbe essere autorizzato dall’Autorità senza passare dal/dai comuni, distinguendo le aree portuali da quelle di interazione porto-città, per questo non sarebbe assoggettato ad intesa con i Comuni”.
“Con la sua approvazione questo è l’iter – spiega Colacicco -: il piano regolatore con il relativo rapporto ambientale è adottato dal comitato di gestione, inviato poi per il parere di competenza al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si esprime entro 90 giorni dal ricevimento dell’atto, viene poi, esaurita la precedente procedura, dalla Regione interessata entro 40 giorni decorrenti dalla conclusione della procedura VAS”. Poi andrebbe al Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che si esprime entro 90 giorni, e da lì alla Regione (quale? Toscana? Liguria?), con 40 giorni per rispondere. Bisogna accelerare. Il piano regolatore potrebbe, da quanto scritto, essere già stato inviato ai Lavori Pubblici”.
“Insistiamo – chiude la presidente -: l’erosione costiera necessità di azioni straordinarie e urgenti, siamo e siamo sempre stati d’accordo con la soluzione del ripascimento come manutenzione ordinaria proposta dal Professor Mauro Rosi. Una soluzione che comporta considerevoli investimenti – basta pensare che per 800 metri a Poveromo il budget di spesa è di 2,3 milioni. Quindi, quanto potrà essere su almeno 5 chilometri? Ma questo investimento rischia di essere vanificato dall’ampliamento del porto di Carrara, che potrebbe far aumentare l’erosione già in atto e sotto gli occhi di tutti”.