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Filanda e Ugo Pisa, prosegue il botta e riposta Barotti-Persiani: «Le soluzioni del Sindaco sono prive di prospettiva»

MASSA – Filanda di Forno e Ugo Pisa, continua il botta e risposta tra il sindaco di Massa Francesco Persiani e il consigliere di Arcipelago Massa Andrea Barotti. “L’intervento del Sindaco – scrive il secondo in un comunicato –  che colgo positivamente, mi impone una replica che intendo offrire seguendo lo stesso ordine espositivo del
mio avversario politico. In questi tre anni ho rispettato il silenzio del primo cittadino, nonostante le mie proposte, anche se non comprendo il motivo della sua chiusura al dibattito; sono convinto che la città possa migliorare se il confronto tra i partiti, i movimenti, le espressioni del civismo abbia ad oggetto le possibili soluzioni alle criticità della città o le diverse visioni di sviluppo della Comunità e non la sterile polemica come, invece, troppo spesso è accaduto. Il fatto che Persiani abbia avvertito la necessità di scrivere un comunicato mi fa capire quanto sia ben lieto della mia protesta poiché, altrimenti, dovrebbe misurarsi anche in Consiglio. Ora capisco ancor di più le ragioni per le quali non sia possibile tornare, in sicurezza, alle sedute in presenza! Eppure la Lega, Fdi, Fi sono presenti in parlamento ed hanno partecipato alle consultazioni e volevano perfino portare milioni di italiani alle urne”.

Il consigliere civico quindi contrattacca: “In merito alle osservazioni del Sindaco sulle proposte avanzate per la ex
Colonia Maternità ed infanzia e la Filanda intendo, non tanto per Persiani che probabilmente non vuol comprendere, meglio precisare ai lettori quanto ho scritto e condiviso con gli amici del MGS e di Articolo primo. Il progetto dell’Amministrazione lo ritengo profondamente sbagliato e di conseguenza la partecipazione a quel bando è errata; credo che il Sindaco avverta la necessità di dimostrare di aver realizzato qualcosa che lasci il segno, il problema è che quella traccia del suo passaggio rischia, seriamente, di pregiudicare la crescita culturale ed economica del nostro territorio. La mia non è impreparazione mentre mi pare che il Sindaco abbia dato prova, probabilmente gli impegni che lo occupano sono tanti, di disattenzione e qualcosa, dell’articolo che riporta la mia firma, gli è sfuggito. Penso che sia nei compiti di un’Amministrazione intervenire a livello urbanistico per consentire, ad esempio, la trasformazione in sede universitaria di una ex Colonia, di un ex Cotonificio in una Scuola di restauro di tessuti antichi con annesso centro di ricerca, non mi sembra che qualcuno, a differenza di me e di altre forze politiche, abbia trovato nulla da dire sulla possibile realizzazione di un centro commerciale nell’area ex Olivetti o sulla ipotetica medesima destinazione per l’area ex Sensi Garden”.

Per Barotti le soluzioni del Sindaco sono prive di prospettiva: “In parole povere, capisco che la partecipazione ad un bando preveda determinati requisiti (sono un imprenditore e certi argomenti non mi sono sconosciuti) ma io pongo il tema, piaccia o meno, che quel progetto non guardi al futuro; il Sindaco ammette che qualora la città non dovesse ottenere finanziamenti, ci saranno altre possibilità; ebbene è a quelle opportunità che dovremmo prepararci per realizzare progetti in settori promettenti! Ambiti, come la formazione universitaria, professionale, sanitaria, che creano occupazione, fanno nascere start up, attirano aziende. Le maggiori città italiane si stanno preparando per non restare escluse da una gara veramente decisiva e quindi sarebbe bene evitare di ritrovarsi senza spazi per progettualità interessanti per i nostri giovani. Al fine di essere più chiaro non vorrei che ci ritrovassimo, come avvenuto per la Zona Industriale, nella condizione di avere imprenditori disposti ad insediarsi ma di non disporre di aree a condizioni sostenibili”.

“Infine, per concludere – chiude il consigliere -, vorrei ricordare al Sindaco che non mi sono ritirato in un eremo ma
“sull’Aventino”; la differenza, per un uomo avvezzo agli studi, è notevole. La partecipazione al Consiglio non
è possibile sia per la modalità a distanza ma anche per l’assenza della volontà, da parte della maggioranza, di affrontare le questioni che più di altre toccano i cittadini poiché riguardano la salute e l’integrità ambientale; mi riferisco allo scarico in fognatura bianca di acque non depurate della vecchia “ricicleria”, a diversi profili che concernono la ex discarica di Codupino che un esperto legale sicuramente conosce. Credo sia inutile far da cornice ad un assise in cui l’opposizione è schiacciata, vede rigettata ogni proposta che avanza, dichiarate superate perfino
delle mozioni tecniche. Spero che Persiani voglia, qualora intenda replicare a questa mia nota, innanzitutto fornire una risposta puntuale, visto il lungo tempo trascorso, ai temi ambientali nuovamente esposti e sul resto sarò sempre disponibile a fornire ogni chiarimento; nel caso dovessi riscontare ancora un inammissibile silenzio dovrò cercare, almeno su quei punti, un altro interlocutore poiché i cittadini meritano trasparenza”.