«Niente Tv né ripetitori per il segnale cellulare. La tecnologia avanza e noi isolati dal resto del mondo»
Più informazioni su

GUADINE – La tecnologia divide e isola i paesi di montagna. L’sos riparte da Guadine, nella Valle del Renara, dove anche vedere la tivù diventa un optional. “Con la rivoluzione delle nuove tecnologie – spiega una residente – non riusciremo più a vedere la televisione. Viviamo in un luogo dimenticato, dove mancano anche i ripetitori per il segnale cellulare. Mentre la tecnologia avanza a grandi passi, noi siamo praticamente isolati dal resto del mondo. Per vedere la tivù ci siamo organizzati con l’antenna parabolica ma con la nuova tecnologia che avanza il segnale non sarà sufficiente e rischiamo di non vedere più niente”.
Isolati anche telefonicamente: “Da anni aspettiamo l’installazione di un’antenna per il segnale di telefonia cellulare – prosegue la donna -. E’ un problema gravissimo, anche e soprattutto in termini di sicurezza. Oltretutto, la telefonia fissa, in caso di temporali e forte vento, salta e restiamo praticamente isolati. A nulla sono valse proteste e petizioni: siamo ancora qua, alle stesse condizioni, senza una soluzione, in attesa che le promesse si traducano in fatti. Vedere la tivù – conclude – credo sia un diritto che dovrebbe essere garantito anche ai cittadini residenti nelle zone montane e che pagano regolarmente il canone. Anche a nome di tanti residenti, auspico che questo nuovo appello vada a buon fine sia per la televisione che per il telefono cellulare”.
Anche Daniele Tarantino del comitato “Una montagna di idee per una montagna da salvare” e di Insieme si schiera a fianco dei residenti della Valle del Renara: “Serve una maggior attenzione verso le annose problematiche che da anni affliggono le popolazioni residenti nelle zone montane. Siamo in tempo di Covid ed è difficile incontrarsi per un confronto. Lo stato di abbandono e di fragilità delle zone periferiche, a monte del nostro Comune, sicuramente si aggraverà. Riteniamo sia utile aprire un canale diretto con l’amministrazione per cercare di contribuire a sostenere le popolazioni più svantaggiate”.