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Ospedale Pontremoli, Biselli (Asl): «Siamo in guerra. I contagi non sono colpa del reparto Covid»

Nel corso dell'assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana il direttore dell'Ospedale Apuane è intervenuto sulla situazione della provincia apuana: «Adesso preoccupa la carenza di personale»

LUNIGIANA – Nel corso dell’assemblea dei soci della Società della Salute della Lunigiana svoltasi ieri, martedì 1 dicembre, è stata nuovamente avanzata la richiesta dei sindaci al direttore generale di Usl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani, di istituire la figura di un direttore unico dei presidi ospedalieri di Fivizzano e Pontremoli. Alla seduta era presente anche il dottor Giuliano Biselli, direttore del presidio ospedaliero delle Apuane, che ha fugato qualsiasi dubbio in merito a problemi di sicurezza all’ospedale di Pontremoli. “Il reparto Covid a Pontremoli è assolutamente blindato – ha specificato Biselli – e completamente separato dal resto dell’ospedale, vi si accede dal piano interrato e attraverso un ascensore dedicato, viene sanificato regolarmente; è forse il reparto più sicuro di tutta l’Asl Toscana Nord Ovest. Il problema è che siamo in guerra, perché di guerra si tratta, quindi ci si può infettare ovunque e non si può affermare che a Pontremoli il contagio è stato determinato dal reparto Covid, altrimenti non si spiegherebbero i contagi nei presidi sanitari di Aulla, Fivizzano e Massa”.

Secondo la sindaca di Pontremoli Lucia Baracchini è mancata in ogni caso “un’organizzazione strategica quando era il caso di metterla in atto, ovvero nella scorsa estate”. “Personalmente, poi, avrei lasciato “pulita” la realtà dell’ospedale di Pontremoli – ha affermato la prima cittadina -.  Inoltre, nonostante le rassicurazioni ricevute in questi anni, non ho visto interventi completati all’ospedale di Pontremoli”.

“Il problema, lo voglio ribadire, è che siamo in guerra – ha replicato Biselli – e non si può affermare che l’ospedale di Pontremoli sarebbe rimasto “pulito” se non ci fosse stato il reparto Covid. La questione davvero spinosa semmai è un’altra, ovvero il fatto che c’è carenza di personale, perché i posti letto davvero non mancano e in estate avevamo programmato di attivarne 27 al vecchio ospedale di Massa, ma manca il personale che si possa occupare dei pazienti”.

L’Assemblea dei soci, quindi, è stata chiusa dal presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, il quale ha ringraziato Biselli per la sua disponibilità e per la sua professionalità, ed è tornato a rinnovare la richiesta, a nome dei sindaci, di nominare un direttore unico dei presidi ospedalieri di Fivizzano e Pontremoli.