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«Pazienti “no Covid”, a Massa-Carrara nessun rallentamento nelle terapie. Al Noa l’attività continua regolarmente»

Parla il direttore dell'ospedale delle Apuane Giuliano Biselli: "I nostri pazienti di oncologia, diabetologia e cardiologia rimangono una delle nostre priorità". Nel frattempo sospeso il servizio a domicilio della fondazione Ant per i pazienti oncologici non a fine vita

MASSA-CARRARA – Se c’è una cosa su cui in questo momento operatori sanitari e associazioni sono d’accordo è che la gestione dei malati oncologici, nonostante l’emergenza Coronavirus, debba rimanere una priorità. E’ indubbio che nel corso della prima ondata, nella scorsa primavera, tutto il sistema abbia sofferto per i livelli raggiunti dall’epidemia, tant’è che tutta l’attività no-Covid ha subito rallentamenti. E tra esami rimandati e terapie interrotte, l’assistenza e il sostegno ai malati oncologici è inevitabilmente passato in secondo piano. A Massa-Carrara il Noa è stato convertito per diverse settimane in “ospedale Covid”, i reparti sono stati adattati per accogliere ed assistere i pazienti infetti, la struttura ha sfiorato il limite del collasso. E nel frattempo, a farne le spese è stato il resto dell’attività ospedaliera. “Non vogliamo che si ripeta quanto è accaduto a marzo – ha dichiarato a questo proposito il direttore dell’ospedale Giuliano Biselli – E’ importante tenere l’emergenza sotto controllo per non raggiungere quei livelli: il Noa non deve tornare Ospedale Covid. I nostri pazienti di oncologia, diabetologia e cardiologia rimangono una delle nostre priorità. E in questo momento, sottolineo, l’attività loro dedicata non sta subendo alterazioni”.

E’ proprio per smaltire i ricoveri da Covid all’Ospedale Apuane che è stato chiesto l’aiuto di alcuni ospedali della Lunigiana. A Pontremoli, come noto da giorni, è stato infatti aperto un reparto riservato ai pazienti non gravi. “Una vera e propria bolla, isolata dal resto dei reparti” – ha precisato Biselli. “Ci servivano posti letto in più, considerato il numero crescente di ricoveri al Noa”. A dimostrazione dell’attenzione riservata ai pazienti no Covid il direttore dell’ospedale ha poi annunciato l’apertura di una mini terapia intensiva per i pazienti di cardiologia (leggi QUI), con 8 nuovi posti letto.

Sulla situazione dei pazienti affetti da altre patologie, in particolare quelli oncologici, si è poi espressa la dottoressa Silvia Leoni della Fondazione Ant, Onlus italiana per l’assistenza specialistica domiciliare gratuita ai malati di tumore e per la prevenzione oncologica. “L’emergenza ha sicuramente comportato cambiamenti anche per noi, specialmente durante il periodo del rimo lockdown. Per quel che riguarda la nostra attività a Massa-Carrara, in questa fase ci stiamo occupando principalmente dei pazienti sotto cure palliative, quindi a fine vita, continuando il nostro servizio di assistenza domiciliare per tutte quelle persone che per carenza di posti nelle strutture apposite, si trovano a casa. Abbiamo dovuto invece sospendere l’attività legata ai pazienti sotto chemio, ad esempio. Questo non significa che le terapie sono state interrotte o rimandate, ma che al momento è solo sospeso il nostro servizio di assistenza a domicilio”.