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Covid, De Pasquale: «Situazione grave. Carrarafiere ospiterà centro regionale per la tracciabilità»

Il sindaco di Carrara si appella ai cittadini: «Non vanifichiamo, per un gioco, tutti i sacrifici che stiamo facendo»

CARRARA – Riceviamo e pubblichiamo il messaggio del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, ai cittadini.

Care concittadine e cari concittadini,
I contagi da covid-19 continuano a salire in modo preoccupante anche nella nostra città. Lo confermano i dati dell’azienda sanitaria Usl Toscana Nordovest che ci parlano di 280 casi attivi di cui 14 ricoverati in ospedale, tra i residenti nel nostro comune.
All’ospedale delle Apuane ci sono 64 persone ricoverate e i 14 posti della terapia intensiva risultano tutti occupati.
Esattamente come a livello nazionale, il trend è allarmante e ci impone non solo il rigoroso rispetto delle misure imposte per legge ma di fare un passo in avanti, auto limitandoci nei contatti sociali e nelle uscite. La situazione lo ripeto è grave e rischia di innescare nuovi e più severi provvedimenti.
Innanzitutto voglio dedicare una riflessione ai più giovani. Domani ricorre Halloween, un appuntamento molto atteso dai ragazzi. Al di là delle limitazioni di legge, vi invito quest’anno a rinunciare a ogni forma di festeggiamento e anche alla consuetudine, ormai affermatasi anche nel nostro Paese, di girare di casa in casa al grido di “dolcetto o scherzetto”.
Lo dico ai ragazzini e ai bambini e soprattutto alle loro famiglie. Non vanifichiamo, per un gioco, tutti i sacrifici che stiamo facendo, anche ad esempio nelle scuole. Ogni giorno studenti, insegnanti e personale non docente, ottemperano con grande dedizione alle misure anti-covid. Questo comporta fatica. Anche e soprattutto per gli alunni.
Esaminando i dati Asl, si percepisce che questo impegno, al momento, sta dando i suoi frutti: abbiamo avuto sì alcuni casi di positivi tra gli alunni, ma non ci sono stati veri e propri focolai nei nostri plessi, con contagi tra compagni di classe o studenti di classi diverse.
Fermo restando i provvedimenti del governo per la scuola secondaria di secondo grado, sono convinto quindi che gli altri istituti possano e debbano proseguire con la didattica in presenza, perché stanno riuscendo a conciliare la tutela della salute con il diritto all’istruzione e anche, non meno importante, con la necessità di socialità dei nostri figli.
A proposito dei sacrifici a cui siamo chiamati in questi giorni, in settimana ho fatto visita ad alcune delle categorie commerciali più colpite dalle misure dell’ultimo Dpcm. Ho trovato un clima di grande reattività e voglia di fare, ascoltando con grande interesse e attenzione ristoratori, gestori di bar e locali, commercianti. Nei prossimi giorni farò la stessa cosa con il settore delle palestre.
A tutti garantisco l’impegno di riportare le loro istanze all’attenzione del governo e della Regione nell’ottica di un rapporto costruttivo e collaborativo con gli enti sovra-ordinati. In un momento di così grande difficoltà il confronto e l’ascolto sono l’unica ricetta per uscire insieme dalla crisi, economica, sociale e sanitaria innescata dalla pandemia.
Proprio nell’ottica della collaborazione tra istituzioni, ieri ho dato disponibilità al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani affinché il nostro polo fieristico ospiti uno dei tre centri per la tracciabilità dei contatti dei casi positivi che sta istituendo la Regione stessa. Dalla prossima settimana a Carrara Fiere arriveranno 150 addetti, tra laureandi in scienze mediche e medici in pensione.
Il loro compito sarà quello di raggiungere telefonicamente le persone positive al Covid e ricostruire la “filiera” dei contatti a rischio. Il servizio, che coprirà l’intero territorio dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest e sarà attivo fino a fine gennaio, non prevede e sottolineo non prevede l’affluenza di cittadini né tanto meno di persone positive o che necessitano di tampone presso la sede di Carrarafiere. Qui arriveranno solo gli addetti individuati dalla Regione Toscana per un’attività assimilabile a quella di un call center.
La situazione ripeto è grave. Indossare la mascherina, mantenere le distanze e igienizzare le mani non è sufficiente. Dobbiamo limitare le uscite e i contatti sociali. Dobbiamo farlo subito per evitare nuove e più severe restrizioni.