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Apre il Covid Center di Careggi: salgono a 550 i posti in terapia intensiva in Toscana

L’investimento stimato relativamente alle tecnologie sanitarie è stato di circa 600mila euro. Giani: "Efficienza e capacità del nostro sistema sanitario"

FIRENZE – E’ pronto e aperto il Covid Center dell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze. La struttura, realizzata alla metà di aprile 2020 con la conversione del Padiglione Cliniche Chirurgiche in struttura dedicata esclusivamente ai malati Covid-19, è stata inaugurata stamani dal presidente della Regione Eugenio Giani.

“Il Covid Center che inauguriamo oggi a Careggi e quello inaugurato ieri ad Arezzo – ha detto il presidente – sono la dimostrazione della temepestiva e efficiente capacità del nostro sistema sanitario di intervenire per adeguare le strutture di cura in questa lunga fase di emergenza. E’ stato fatto un grande lavoro per ampliare il reparto ed accrescere la capacità di affrontare la crescita della curva pandemica. Stiamo monitorando la situazione e dobbiamo prepararci a rendere il più possibile il nostro sevizio ospedaliero da un lato riparato da potenziali inflitrazioni virali di contagio e dall’altro pronto a aumentare la propria capacità di risposta”.

Il padiglione è previsto per essere autosufficiente sia per la parte di ricovero ordinario che per il supporto alla ventilazione subintensiva e intensiva. Si tratta di un vero ospedale autonomo all’interno del complesso assistenziale di Careggi con 72 posti letto su quattro piani, di cui 14 di terapia intensiva e 58 ordinari.

“Un ringraziamento all’Azienda Ospedaliera di Careggi e al direttore Rocco Damone – ha continuato il presidente Giani – per questi nuovi posti di terapia intensiva che fanno salire a 550 il numero totale dei posti disponibili in Toscana. In questo momento ne sono occupati circa 80, quindi possiamo dire che la situazione è sotto controllo, anche se questo ovviamente non ci tranquillizza e infatti stiamo lavorando ad una nuova ordinanza che renderò nota a breve. Anticipo solo che stiamo operando una serie di rafforzamenti importanti per arrivare a reperire 1500 postazioni in alberghi sanitari e sviluppare contemporaneamente e la centrale di tracciamento che sarà una per ciascuna delle tre Asl, prevedendo il reperimento di personale anche attraverso procedure straordinarie, come ad esempio gli studenti universitari degli ultimi due anni. Vogliamo inoltre dare più forza al centro di coordinamento delle Asl riguardo alle varie attività di intervento sul Covid. Infine, l’ordinanza dirà in modo molto preciso che le prestazioni dell’attività sanitaria ordinaria dovranno procedere senza limitazione: non ci dobbiamo permettere di dover concentrare tutto sul Covid e far passare in secondo ordine le altre patologie che devono continuare ad essere curate”.

L’investimento stimato relativamente alle tecnologie sanitarie è stato di circa 600mila euro a cui vanno aggiunte altrettante risorse per gli adeguamenti strutturali. I lavori hanno visto in particolare la riconversione del quarto piano, utilizzato per allestire le terapie intensive, con possibilità di isolamento totale. I letti saranno attivati progressivamente in relazione all’andamento dell’epidemia costantemente monitorata.

Il progetto è stato coordinato e quindi gestito dalla Direzione sanitaria di Careggi. Le tecnologie sono state allestite in tempo record, grazie al lavoro di squadra tra il personale di Careggi e quello di Estar Tecnologie Sanitarie. Il materiale è stato approvvigionato utilizzando i fondi raccolti grazie alle tante donazioni ricevute dall’Azienda Careggi e dalla Fondazione Careggi per l’emergenza Covid, con il supporto della centrale CROSS ossia con il lavoro congiunto tra Protezione Civile ed Estar Tecnologie Sanitarie.