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Moria di animali nel Brugiano, l’Asl conferma: è una tossina botulinica. Area disinfestata

La vicepresidente della commissione ambiente, Mannini, ai cittadini: «Segnalate il problema alle autorità competenti, Comune o Asl. Non intervenite direttamente»

MASSA – La vicenda relativa all’inquinamento del canale del Brugiano è stata affrontata nell’ultima seduta della commissione ambiente del Comune di Massa, dove sono stati convocati a relazionare della situazione anche la dottoressa Luciana Faiman, responsabile della sanità pubblica veterinaria dell’Asl Toscana nord ovest e il suo collaboratore Paolo Gargioli che si è occupato direttamente della vicenda. Per il Comune era presente Simone Fialdini Simone, geologo responsabile del servizio ambiente.

In commissione è emerso, dalle risposte delle analisi arrivate da Roma, che a uccidere i volatili è stata la tossina botulinica tipo CD trovata nelle carcasse. I tecnici dell’Asl hanno spiegato alla Commissione che questa tossina si manifesta in condizioni ambientali favorevoli che possono accadere solo nei mesi più caldi ovvero luglio e agosto e attacca solo i volatili e che l’episodio non è avvenuto solo a Massa ma anche in altre zone d’Italia.

Questa tossina – hanno spiegato gli esperti – emerge quando vi è un caldo eccessivo e soprattutto si manifesta nella foce del fiume in presenza di acque stagnanti con l’abbassamento e surriscaldamento delle acque e il poco ricircolo d’ossigeno. Le spore, presenti nel sedimento del fosso dove gli animali possono andare a cercare cibo non hanno effetti collaterali durante la vita, ma nel momento in cui l’animale muore (per cause naturali) la tossina si attiva, entrando in circolo della catena alimentare di quelle specie che si sono nutrite della carcassa dell’animale. Da lì inizia a verificarsi la morìa degli animali.

«Il settore ambiente del comune di Massa – fa sapere la vicepresidente di commissione, Irene Mannini – per arginare la diffusione del problema veicolato dalle larve delle mosche, ha provveduto a una disinfestazione dell’area.
Inoltre secondo i tecnici un intervento di dragaggio sarebbe utile ad arginare il problema ma, essendo le spore presenti in natura, non vi è certezza che questo tipo di intervento vada a risolvere il problema. In conclusione la commissione raccomanda ai cittadini di segnalare il problema alle autorità competenti (settore ambiente del Comune o Asl) se dovessero notare morie di animali e di non intervenire assolutamente per evitare che gli animali possano portare altrove queste tossine».