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Dpcm, De Pasquale: «Collaborazione da parte di tutti per evitare provvedimenti più dolorosi»

Il sindaco di Carrara interviene alla luce delle novità introdotte dall'ultimo decreto del premier, in particolare sulla gestione della movida: «Ho chiesto al prefetto la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza»

CARRARA – Alla luce delle anticipazioni sul nuovo Dpcm rilasciate dal presidente del consiglio, in particolare sulla gestione della movida, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha chiesto al prefetto la convocazione di un comitato per l’ordine e la sicurezza. Ad annunciarlo è lui stesso: “Ritengo che al di là della linea che le varie amministrazioni vorranno intraprendere, e delle differenze tra le situazioni sui territori, sia assolutamente indispensabile un confronto tra comuni limitrofi per evitare, ad esempio, il fenomeno degli spostamenti di massa dettati da chiusure non coordinate. Come di consueto ho incontrato grande disponibilità dal Prefetto, che mi ha anticipato per le vie brevi l’intenzione di convocare un comitato ad hoc nei prossimi giorni”.

“Contestualmente ho avviato l’organizzazione di un giro di colloqui con le associazioni di categoria degli esercenti e con alcuni dei locali più frequentati della zona della movida con l’intenzione di affrontare insieme e con spirito collaborativo questa delicatissima fase – spiega il primo cittadino -. Come ho avuto modo di dire, per evitare provvedimenti ancora più restrittivi serve l’impegno di tutti e senso di responsabilità. Per quanti controlli o sanzioni si possano effettuare, per innescare un focolaio è sufficiente che anche un piccolo gruppo di ragazzi violi le prescrizioni, magari appartandosi in una zona di più difficile monitoraggio. Non si possono controllare tutte le persone, su tutto il territorio, 24 ore su 24. Per questo è necessario che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Per questo vogliamo chiedere anche ai gestori dei locali di aiutarci a far passare questo messaggio. Sappiamo quanto sono state gravi per queste attività e per i lavoratori del settore le conseguenze del lockdown. Per questo vorremmo evitare di imporre coprifuoco e provvedimenti dolorosi. Siccome però la salute pubblica resta in assoluto la priorità, se continueremo registrare comportamenti a rischio, non potremo far altro che optare per la linea dura”.

“Quindi, e lo ripeto, tocca ai cittadini dimostrare senso di responsabilità – conclude De Pasquale – siano essi i giovani che hanno voglia di svagarsi il sabato sera o i gestori dei locali che li accolgono. Le istituzioni stanno facendo la loro parte indicando i comportamenti da tenere e – compatibilmente con le risorse a disposizione – inviando i controlli. Ma saranno solo le singole persone, con la loro condotta, a determinare la necessità o meno di regole più severe e dolorose. Per evitarle è sufficiente indossare correttamente la mascherina, mantenere le distanze e curare l’igiene delle mani”.