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«Traforo della Foce, l’obiettivo è avere Massa e Carrara unificate»

In risposta alle critiche al progetto interviene il presidente del Centro Studi A.De Gasperi di Massa, Luciano Faenzi: "Se siamo ancora all’anno zero è per reazioni prigioniere dell’oggi e a diffuse debolezze politiche"

MASSA – Riceviamo e pubblichiamo, in risposta alle critiche scatenatesi sul progetto del Traforo della Foce, il seguente comunicato stampa da parte del presidente del Centro Studi A.De Gasperi di Massa, Luciano Faenzi:

Era immaginabile che in un contesto di campagna elettorale nascesse una polemica tra partiti politici anche a proposito del traforo della Foce. A quella polemica è e resta del tutto estraneo il Centro Studi “Alcide De Gasperi” di Massa, il quale, sia detto fermamente ma serenamente per non sfiorare il ridicolo, non ha niente da spartire con affarismi, speculazioni, manovre mafiose. Vogliamo sottolineare che dal 2010 il Centro ha sposato il progetto dell’Ing. Franco Ferrari di La Spezia, noto per aver realizzato nel Comune di Massa opere importanti e di essere il coautore del progetto sul Traforo della Foce insieme all’ing. De Negri , commissionato dalla Giunta provinciale di
Massa Carrara nell’anno 1957, oltre sessant’anni fa.

Il Traforo della Foce, secondo il progetto di fattibilità fatto proprio dal Centro De Gasperi e offerto alle Amministrazioni locali, è un’infrastruttura sostenibile che non ha alcun impatto ambientale. Per i numerosi vantaggi che una ammodernata via della Foce offrirebbe ai cittadini di Massa, Carrara e Montignoso rimandiamo alla nostra pubblicazione (disponibile a richiesta), stampata e diffusa nel giugno 2017.

Oltre ai benefici che i numerosi “utenti” della nuova via della Foce godrebbero, il traguardo di valore che arricchisce di significati umani e civici la nuova arteria di comunicazione è quello di un avvicinamento delle due comunità che elimini atteggiamenti e azioni di separatezza fra le due città di Massa e Carrara, che continuano anche oggi a manifestarsi, prodotti da malintesa concorrenzialità e campanilismi ormai inconcepibili. Il progetto concreto di un loro avvicinamento in vista di un’auspicabile integrazione potrebbe apparire una semplice utopia; ma così non è. Se siamo ancora all’anno zero, nonostante la breve stagione del Comune di Apuania (stagione frettolosamente archiviata per ritornare all’antico, nonostante l’esaltante esperienza unitaria dei due anni della comune lotta partigiana, della Resistenza e della Liberazione), si deve in sostanza a reazioni prigioniere dell’oggi e a diffuse debolezze politiche.

L’obiettivo sociopolitico e culturale che sta, dunque, alla base del progetto di un collegamento veloce e sicuro dei due centri cittadini di Massa e Carrara, è quello dell’unificazione dei due Comuni, dando vita in tal modo ad una realtà umanamente, demograficamente e politicamente più significativa e più determinante nel contesto provinciale e nell’area apuana di costa. Certamente il cammino non sarà in discesa. Dal 2010 il Centro studi De Gasperi ha sollecitato le Vie istituzionali trovando favore e consenso da parte dei Sindaci dei Comuni di Carrara, di Massa, Montignoso e dell’Amministrazione provinciale di Massa-Carrara. Alle Istituzioni Locali il dovere di saper cogliere dalla situazione politica attuale le grandi opportunità economiche offerte anche dalla Unione Europea.