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Regina Elena, Cisl Fp: «Il servizio peggiora e dal Cda solo silenzio»

CARRARA – Riceviamo e pubblichiamo da Cisl Fp Toscana Nord il seguente comunicato rivolto al Cda della Rsa Regina Elena di Carrara:

“Premesso che ad oggi la scrivente Organizzazione sindacale, nonostante diversi solleciti di richiesta di incontro, con il Presidente del Rsa del Regina Elena Dr. Giuseppe Profili e con il consiglio d’amministrazione, richieste effettuate con lo scopo di avviare buone relazioni sindacali, la Cisl Fp ad oggi non ha avuto alcun riscontro. Nello stesso tempo si ricorda al Presidente e ai membri del Cda, che la Cisl FP non solo è firmataria del contratto di Lavoro, ma è anche il primo sindacato della Funzione Pubblica. Il solo incontro ottenuto dalla scrivente organizzazione si è svolto con l’allora già dimissionario Direttore Dr. Francesco Fariello, incontro che si è rilevato una inutile perdita di tempo. Rileviamo con immenso dispiacere, nei fatti, una evidente oltre che inspiegabile ostracismo da parte del presidente Profili e del consiglio d’amministrazione nei confronti della Cisl Fp, che non ha avuto l’onore della convocazione e nemmeno quello di una risposta alla richiesta.

Quindi oggi oltre a segnalare quanto sopra, denunciamo la volontà dal parte del Cda di non volere affrontare le problematiche urgenti e complesse che interessano il buon funzionamento della struttura. La prima criticità che rileviamo riguarda le modalità di assegnazione del premio di produttività definito successivamente al periodo oggetto della valutazione. Insomma, prima sono state definite le valutazione e successivamente sono state stabilite le
regole, l’esatto contrario della buona amministrazione. Quali sono le regole con cui i dipendente saranno valutati per il loro operato nel 2020? Lo chiediamo come Cisl Fp, pretendiamo di stare al tavolo di contrattazione e vogliamo risposte. Le modalità di valutazione e la loro applicazione, seppur sottoposta alla visione del personale per eventuali miglioramenti, hanno prodotto molto scontento e iniquità fra gli stessi. Nello stesso tempo chiediamo che venga fatta chiarezza sulle posizioni dei tanti, troppi tempi determinati che lavorano all’interno della Rsa, in quanto siamo contrari ad ogni forma di precariato e nello stesso tempo auspichiamo un percorso virtuoso che possa portare a nuove assunzioni e dia a tutti le medesime opportunità.

Ribadiamo inoltre, come già segnalato in passato, che siamo contrari ad ogni misura da parte del Consiglio di Amministrazione e della Direzione e a politiche che possano in futuro creare disparità di trattamento economico è organizzativo fra i lavoratori. Nel bel mezzo del silenzio del Cda della Regina Elena abbiamo assistito ad un evidente
peggioramento dei servizi. Ad oggi, dietro un silenzio assordante è stato tolto un infermiere di notte . Perché questo è avvenuto oltretutto senza nessuna informativa sindacale? Riteniamo inaccettabile il passo indietro fatto dalla Rsa regina Elena sui servizi, e ci auspichiamo che grazie alle nostre segnalazioni venga davvero ripristinato come promesso. Perché ad oggi ancora il centro Alzheimer è ancora chiuso mentre nella Lunigiana sono riaperti da due mesi? Sono venute meno le richieste delle famiglie bisognose di accudire i loro familiari oppure c’è una inefficienza di fondo? Nella provincia stiamo assistendo a dei Servizi che viaggiano a velocità differenti e ci stupisce che una struttura pubblica come la Regina Elena sia il fanalino di coda a causa di una noncuranza e incompetenza del vertice nonostante gli ottimi professionisti che vi lavorano.

Il Direttore dimesso Dr. Fariello per tutto questo periodo ha dovuto “legare l’asino dove il padrone chiedeva” ma nella Rsa Regina Elena non parliamo di blocchi di marmo, ma di persone e famiglie che hanno bisogno di cure e di certezze che oggi latitano. Per quanto riguarda le modalità di organizzazione del la lavoro e la gestione del personale, la Cisl Fp chiede da subito l’apertura di un tavolo di confronto teso a garantire la tutela di tutti i lavoratori della struttura e dell’utenza.

Si segnala infine la Cisl Fp è contraria alla eliminazione dal turno notturno la seconda unità infermieristica, sopratutto nel periodo delle ferie estive. In Conclusione, vorremmo chiarire che la Cisl Fp alimenta nei luoghi di lavoro una cultura di solidarietà vera, un esercizio del diritto che intende unire e non dividere chi lavora, estendendo questi imprescindibili connotazioni etiche a tutte e tutti lavoratori, iscritti o non iscritti al sindacato”.