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Confartigianato: “Il gran galà del Mercurio d’argento doveva essere fatto in piazza Aranci”

Il direttore di Confartigianato, Gabriele Mascardi, portavoce della protesta degli esercenti: "Piazza Mercurio troppo piccola in questa fase di emergenza Covid-19. Locali senza tavoli fuori costretti a chiudere proprio durante l'evento".

MASSA – “La serata finale del Mercurio d’Argento quest’anno avrebbe potuto benissimo svolgersi negli ampi spazi aperti che offre piazza Aranci, davanti a Palazzo Ducale, senza andare a togliere respiro ai locali di piazza Mercurio che hanno vissuto mesi durissimi durante il lockdown. Parliamo di piccoli imprenditori che hanno fatto i salti mortali per riaprire, con tutte le incognite dell’emergenza Covid19. L’amministrazione dovrebbe parlare con gli operatori e i cittadini: dare risposte alle loro paure ed esigenze è il sale di qualsiasi amministrazione democratica”. E’ il direttore di Confartigianato, Gabriele Mascardi, a farsi portavoce del malessere di alcuni esercenti di piazza Mercurio a poche ore dall’inizio del Gran Galà del premio organizzato dal Comune di Massa: si svolgerà sabato sera sul palco allestito nella piccola piazza nel cuore del centro storico. Piazza piccola, appunto, che ovviamente non può ospitare al tempo stesso tavoli dei locali, palco e sedie per il pubblico. E così tocca ai commercianti fare spazio. Lo avevano già fatto per il 29 agosto ma a causa del maltempo la manifestazione era stata rinviata. Nuova data, nuovo stop ai tavoli fuori per il 5 settembre.

“Per le piccole attività significa dover chiudere tutto il giorno – prosegue Mascardi – perché le restrizioni di sicurezza imposte dalla normativa rendono proibitivo avere tanti clienti dentro il locale. Una soluzione era arrivata con la possibilità di allestire tavoli all’esterno senza dover pagare il suolo pubblico, almeno per l’estate. Se gli si toglie questa opportunità è di fatto inutile aprire: un accanimento in questa ultima fase della stagione e in previsione di un inverno che presenta ancora troppe incognite”. Eppure gli spazi alternativi non mancano a Massa: “Capiamo perfettamente che realizzare la finale del Mercurio d’Argento nell’omonima piazza abbia avuto un potente e suggestivo effetto sull’amministrazione di Massa ma questo non può e non deve offuscare la visione d’insieme di chi amministra la cosa pubblica. Per quest’anno, segnato dal Covid19, si sarebbe potuta scegliere l’ampia piazza Aranci lasciando le attività libere di lavorare e magari fare pure qualche incasso in più puntando sull’importante evento. Come ha rimarcato il sindaco Francesco Persiani, infatti, il pubblico interesse deve prevalere. Ma vorremmo ricordare al primo cittadino – conclude il direttore di Confartigianato – che il pubblico interesse è quello della città che amministra, dei suoi cittadini e dei suoi imprenditori, non del Comune in quanto ente pubblico. L’interesse di un tessuto socio-economico diffuso che coinvolge tante famiglie e lavoratori. Ma a quanto pare si è scelto di usare il pugno di ferro con chi lavora per non scontentare una ristretta élite plaudente e privilegiata che potrà godere in prima fila dello spettacolo”.