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A Montignoso un progetto per mettere al lavoro i percettori del Reddito di cittadinanza

L'assessore Podestà: «Siamo i primi in provincia a sperimentare questo tipo di iniziativa è l'inizio di un nuovo percorso tutto incentrato sull'inclusione sociale»

MONTIGNOSO – È imminente l’uscita dell’avviso pubblico del Comune di Montignoso rivolto agli enti del Terzo Settore: stiamo parlando dei Puc, i Progetti Utili alla Comunità. Un opportunità di crescita e di formazione, ma anche di occupabilità, per tutti i cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.

“Siamo i primi in provincia a sperimentare questo tipo di iniziativa – spiega l’assessore Giorgia Podestà – è l’inizio di un nuovo percorso tutto incentrato sull’inclusione sociale”. La volontà della giunta montignosina, presente quasi al completo durante la conferenza stampa di questa mattina (6 agosto 2020), è quella di presentare una manifestazione di interesse per costituire un albo, “questo – spiega Podestà – ci permetterà di avere enti, associazioni e cooperative disposte a collaborare con il Comune nella realizzazione di nuovi progetti di contrasto alla povertà”. I Puc danno la possibilità ai percettori del Reddito di Cittadinanza di formazione, acquisizione delle competenze, sviluppo professionale, occupazione, ma sono utili anche dal punto di vista sociale, un’utilità che si riversa direttamente sul territorio visto che i progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità.

Attraverso l’Ufficio Servizio Sociale il Comune ha rilevato che sono oltre 100 le persone che potrebbero contribuire in maniera concreta e aderire ai Puc.

I progetti dovranno essere programmati su 8 ore settimanali, fino ad un massimo di 16 ore, sia su uno o più giorni della settimana, sia su uno o più periodi del mese. Una volta sottoscritto il Patto per il Lavoro o il Patto per l’inclusione sociale, i beneficiari verranno inviati dal Servizio Sociale comunale all’Ente di Terzo settore presso il quale svolgeranno l’attività ritenuta più adatta alle abilità e alle proprie competenze.

“Un’opportunità – la definisce la responsabile Nadia Bellè – per la collettività e per tutti i percettori del Reddito di cittadinanza. I soggetti non andranno certo a sostituire ruoli e figure già esistenti o a togliere lavoro – precisa Bellè – ma forniranno un supporto essenziale in ambiti diversi: dalla cultura al sociale, dall’arte all’ambiente fino ai contesti formativi e di tutela dei beni comuni”. Il Comune impiegherà risorse utilizzando il Fondo Povertà, e tutto “si svolgerà ovviamente rispettando le disposizioni in materia di emergenza sanitaria per il contenimento del virus Covid-19 – spiega la responsabile – Lavoro è sinonimo di dignità per questo è importante che tutti i percettori del Reddito possano essere utilizzati in un’ottica di welfare generativo”.

Tutti i soggetti del Terzo Settore interessati potranno presentare la propria candidatura fino al 3 settembre 2020.