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"Non Una di Meno Massa-Carrara" scende in piazza contro il femminicidio

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“Non Una di Meno Massa-Carrara” si riunisce in assemblea politica, stasera alle 21.30, in Piazza Aranci intorno a Sophia, la statua donata dalla famiglia Biagi alla città di Massa, in ricordo di Cristina e di tutte le vittime del femminicidio.

“Sophia da 3 anni abita in piazza a rappresentare la sapienza ma anche la memoria collettiva di tutte le vittime di femminicidio. Nonostante questo, o forse proprio per questo, è stata vandalizzata da persone non curanti almeno 6 volte. La stessa sorte ha subito la panchina rossa di piazza Garibaldi ma ancora non è stata ripristinata dall’amministrazione. Per questo, nella nostra prima riunione pubblica dopo la pandemia, abbiamo deciso di riunirci intorno a lei, in un anniversario molto triste per la nostra città e tutte le persone che la abitano.

Questa pandemia ha cancellato tutte le nostre manifestazioni, già previste per l’8 marzo, e da quella data molte sono state le vittime di femminicidio, 15 da marzo a maggio, ben 40 fino ad oggi da gennaio. Le donne costrette a vivere in casa con i loro aguzzini ne sono state vittime inascoltate. I centri antiviolenza DI.RE hanno ricevuto il 74% di richieste in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La pandemia ha peggiorato le nostre vite, socialmente e dal punto di vista lavorativo, le donne sono state le prime a perdere il lavoro e ad assumere sulle loro spalle durante tutta la pandemia (e oltre) il carico famigliare e soprattutto quello dovuto all’interruzione dei servizi come la scuola o i centri estivi.
Per tutto questo oggi ci riuniamo intorno a Sophia, per ripartire insieme, ricostruire i pezzi di tutte le nostre vite e continuare a denunciare il sessismo della nostra società e le difficoltà quotidiane che viviamo solo perché la società ci determina in base al nostro genere.
Lo faremo con le note di “Vivir Quintana” e la sua “Canción sin miedo”, che Paolo Guidi ha tradotto in italiano. Siamo un’unica voce potente che grida “sia maledetto il femminicida”, perché, se ancora sperate di farci star zitte, sbagliate. Se toccano una, rispondiamo tutte.”

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