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Qualità dell’aria, valori nella norma ma lontani dagli standard dell’Oms

La Relazione annuale di Arpat sullo stato di salute dell'aria che respiriamo mostra criticità nel rispetto dei valori obiettivi per l'ozono.

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Buona, ma non buonissima la qualità dell’aria in Toscana. La Relazione annuale del 2019 di Arpat sullo stato di salute dell’aria che respiriamo, salvo pochi sforamenti mostra un quadro che complessivamente rientra nei parametri del decreto legislativo 155 del 2010, ma che rispetta solo in parte le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La criticità più evidente è quella nei confronti del rispetto dei valori obiettivi per l’ozono, un traguardo ancora molto lontano in tutta la Regione e di cui non si hanno informazioni precise relative alla zona di Massa-Carrara. Per quanto riguarda invece il Pm10, particolato il cui limite relativo al numero di superamenti della media giornaliera è di 50 microgrammi per metro cubo d’aria analizzata (50 µg/m3), i limiti nell’aria sono stati rispettati in tutte le stazioni della regione eccetto che per quella di Capannori. Nel 2019 sono stati 38 i superamenti di Pm10 nell’aria registrati dalla stazione lucchese (28 µg/m3), mentre nella stazione di via Marina Vecchia, a Massa, la media si aggira intorno a 18 µg/m3. Nel merito dei due inquinanti, l’Oms ritiene che, diminuendo il livello di Pm10 si potrebbe ridurre la mortalità nelle città del 15% all’anno. Le Linee guida inoltre abbassano notevolmente i limiti raccomandati per l’ozono e il biossido di zolfo.
Al momento il quadro toscano “solo in parte rispetta le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità”, che sono molto più restrittive di quelle italiane. E in aggiunta in provincia il monitoraggio avviene solo tramite due stazioni, dalle quali sono escluse le rilevazioni di sostanze quali l’ozono, l’ossido di carbonio, il biossido di zolfo e il benzene.
Sul tema Arpat spiega che “le due centraline presenti a Massa-Carrara sono state posizionate per rispondere all’esigenza di caratterizzare l’area nord nella zona costiera sia rispetto al fondo urbano che al traffico urbano”. Delle 5 stazioni provinciali presenti a Carrara “ben due erano di traffico di cui una urbana (MS Carriona) ed una suburbana (MS Frassina). Nessuna delle due rispondeva ai criteri di rappresentatività del D.Lgs 155/2010 per caratterizzare il traffico urbano; La scelta per quanto riguarda MS-Colombarotto si è basata sulla possibilità di mantenere stazioni esistenti, una volta verificata la rispondenza ai criteri di micro e macro localizzazione definiti nel Decreto”. “Per quanto riguarda invece la stazione di MS-Marina Vecchia si è dovuto procedere all’inserimento di una nuova postazione che fosse rappresentativa del traffico urbano”. E per ragioni di efficienza e di efficacia, le stazioni sarebbero state ridotte.
In corso, invece, una campagna temporanea realizzata con mezzi mobili ad Aulla. La stazione è stata posizionata al parco La Camilla e prevede il rilevamento di Nox, PM10/PM2,5.

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