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Al Noa un intervento d’avanguardia al pancreas

Un trattamento eco-endoscopico delicato ma poco invasivo, realizzato tramite un "device" che assorbe la pseudocisti.

Soddisfazione per il team di Iginio Dell’Amico, per un caso trattato con successo nella struttura di Endoscopia Digestiva dell’ospedale Apuane. Nell’unità diretta da Dell’Amico l’equipe composta da Andrea Sbrozzi-Vanni ed Alessandro Aglietti – insieme con il responsabile dell’Endoscopia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia Raffaele Manta – ha infatti realizzato, per la prima volta nell’Azienda USL Toscana nord ovest, un delicato intervento al pancreas di cisto-duodenostomia per via eco-endoscopica.
Il trattamento è stato eseguito su un giovane paziente che presentava una voluminosa pseudocisti pancreatica che determinava importanti sintomi compressivi e dolore addominale e per questo a rischio di rottura e di infezione. Le raccolte fluide addominali, in particolar modo intra-pancreatiche, rappresentano una complicanza relativamente frequente di una pancreatite severa che può portare a sintomi come dolore addominale, sovra-infezioni della raccolta e fistole. Il trattamento possibile in questi casi è quello chirurgico, che però presenta rischi legati all’intervento stesso ed all’anestesia. I tempi di degenza, inoltre, sono nettamente maggiori, da 10 a 15 giorni. Per tali motivi il trattamento indicato oggi è quello eco-endoscopico.
Dopo il delicato intervento, eseguito nei giorni scorsi, il paziente è stato dimesso in seconda giornata senza alcuna complicanza. Al decimo giorno post operatorio, in regime ambulatoriale, è stata poi effettuata la rimozione della protesi.
Il paziente è attualmente in ottime condizioni cliniche e non presenta sintomi e la pseudocisti si è completamente riassorbita.
Nello specifico, il trattamento ecoendoscopico viene eseguito mediante un device dedicato, che è una protesi metallica auto-espandibile che viene impiantata mediante un bisturi endoscopico che perfora la parete gastrica o duodenale, entrando nel pancreas o nella raccolta peripancreatica, e che consente il drenaggio endoscopico di pseudocisti pancreatiche e raccolte addominali per via trans-gastrica o trans duodenale. Il drenaggio dei fluidi e dei materiali pancreatici avviene, quindi, senza il ricorso alla chirurgia consentendo, anche grazie all’ecografia endoscopica, il trattamento di queste patologie con un approccio sempre meno invasivo. Questo device – al momento utilizzato in Italia solo in alcuni centri come Perugia, Torino, Milano, Bologna, Roma e Palermo – è inoltre estremamente preciso e penetra in sicurezza fino a livello della lesione da drenare. Tale procedura permette di eseguire alcuni interventi endoscopici direttamente sul pancreas passando attraverso lo stomaco.
Con questa tecnica si apre una nuova frontiera per l’endoscopia che si avvia sempre più verso interventi mini invasivi attraverso le vie naturali (la cosiddetta “chirurgia che non taglia”).

L’ Azienda USL Toscana nord ovest ed i medici dell’Endoscopia ringraziano la Fondazione Marmo di Carrara che poco più di un anno fa ha donato l’ecoendoscopio all’unità di Endoscopia dell’ospedale Apuane: da allora sono stati eseguiti più di 160 esami tra diagnostici ed operativi.
L’Endoscopia dell’ospedale Apuane di Massa si pone quindi di nuovo come struttura all’avanguardia, anche grazie a queste nuove procedure endoscopiche, offrendo ai pazienti del territorio un servizio innovativo e moderno.