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«L’assessore Balloni promuove le visite in cava, ma a quale titolo?»

La sezione Tam del Cai interviene in merito a dei post pubblicati dall'assessore alle attività produttive di Massa.

Il bus turistico mare-monti che avrebbe dovuto promuovere il territorio, la scorsa estate, non si è rivelato un grande affare. Quest’anno, secondo la sezione Tutela Ambiente Montano del Cai, l’amministrazione avrebbe dimenticato messo da parte il mare e puntato esclusivamente alla valorizzazione delle cave.

“Dopo il fallimento dei Bus del consigliere Battistini che avrebbero dovuto portare turisti sulle nostre montagne a visitare luoghi naturalistici e paesi (operazione che avevamo avvisato presentasse delle “criticità”), ora l’assessore Balloni abbandona la natura della montagna per buttarsi a capofitto nella promozione, non si capisce se a titolo personale o a livello istituzionale, del turismo di cava”.
Effettivamente sulla pagina dell’assessore, oltre alle foto della ruota panoramica e a quelle dei banchetti dello street food, compaiono alcuni scatti delle cave apuane, con un messaggio ambiguo: “A partire dall’anno scorso e per la prima volta anche a Massa, è possibile visitare le cave di marmo attraverso un tour organizzato.
Anche quest’anno quindi e nel rispetto della normativa anti covid-19, è possibile contattare Luca Marchi per prenotare l’escursione guidata, con partenza da Villa Cuturi a Marina di Massa, in diverse cave massesi che hanno dato la disponibilità ad essere visitate in completa sicurezza”. Quale ruolo avrebbe l’amministrazione in questa operazione?

Secondo il Tam, prima della questione delle cave, ci sarebbero altre cose di cui occuparsi per rendere più vivibile e bella la città di Massa:
“Mentre registriamo ancora la via di Arni chiusa da ottobre 2019 a causa di uno smottamento che impedisce alla Garfagnana di essere collegata con la costa Apuana creando danni economici e di immagine a tutti gli operatori turistici della montagna sia del versante massese che garfagnino, mentre registriamo una totale assenza nella promozione del lavoro delle guide ambientali locali che potrebbero divulgare e far conoscere l’unicità dell’ecosistema delle Apuane Massesi, oggi leggiamo lo sviluppo e la promozione del turismo nei bacini estrattivi del nostro territorio”. In una nota, la sezione del Cai auspica che durante l’escursione nei siti estrattivi vengano illustrate anche le conseguenze dell’escavazione: “Ci auguriamo che durante i tour facciano vedere quando l’estrazione di marmo intercetta le falde acquifere deviando il percorso dell’acqua, speriamo che sia previsto un bagno nelle acque lattiginose del Frigido, speriamo che ai turisti vengano illustrate le distruzioni delle storiche vie di lizza cancellate dallo scarico dei detriti di lavorazione, speriamo che i turisti capiscano che quando torneranno al mare dovranno sempre guardare verso monti per capire se anche le acque del loro stabilimento balneare si tingeranno di bianco da lì a poche ore a causa della marmettola.

Noi siamo certi che tutto questo avverrà perchè avendo una particolare sensibilità ambientale, l’assessore Balloni inviterà le guide a spiegare tutto questo e magari inviterà l’assessora Ravagli ad un selfie nel fiume bianco.
Un consiglio, non indicate ai turisti di percorrere il sentiero CAI 168 perchè una cava lo ha praticamente annientato e come CAI Massa siamo stati costretti a chiuderlo. Quel sentiero rappresenta una delle vie di ritorno della Ferrata del Contrario di proprietà dell’amministrazione comunale e ci sarebbe dispiaciuto che in caso di incidente qualcuno chiamasse in causa il Comune per mancata applicazione delle prescrizioni di autorizzazione di escavazione”.