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Sagre, sarà un’estate senza tordelli fornesi e pappardelle alla lepre

Da Carrara a Montignoso, passando per Massa, sono pochi gli appuntamenti che per il momento sono stati confermati

Quella del 2020 nella provincia apuana sarà sicuramente un’estate un po’ meno ricca in termini di eventi. Al calendario estivo mancheranno quelli di tipo culturale, come concerti e presentazioni di libri, politici, come conferenze o feste di partito, artistici o enogastronomici. Mai come in questa stagione abbiamo dovuto confrontarci con l’impatto che la parola assembramento ha sulle nostre vite.

E quell’impatto sta producendo una certa cautela proprio tra gli organizzatori di eventi, che oltre alle classiche responsabilità – non certo poche – da assumersi per mettere in piedi un’iniziativa, dovrebbero confrontarsi anche con quelle legate alla prevenzione della diffusione del Covid-19.
Insomma, gli spazi dedicati alle pubbliche affissioni questa estate sembrano quindi destinati a restare privi di qualsiasi contenuto. A saltare, infatti, molte sagre e feste di partito.

Da Carrara a Montignoso, passando per Massa, sono pochi gli appuntamenti che per il momento sono stati confermati. Al contrario molte le sospensioni. A Carrara salta la sagra del Cacciatore e anche quelle di Avenza non si terranno. Nessuna festa dell’Unità inoltre e nemmeno quella del sindacato Cgil, che a Cà Michele quest’anno avrebbe celebrato il venticinquesimo anniversario.

Dalle frazioni montane di Massa, il coro di sospensioni è quasi unanime. Quest’anno non ci saranno la sagra di Casette, quella della panzanella di Altagnana, e anche quella dei taglierini con i fagioli di Bergiola.

Nessuna festa ad Antona dove gli spazi sono piccoli e il profumo dei necci attira tantissime persone. E dopo 25 anni salta anche la rinomata sagra di Sant’Anna di Forno, culla del tordello fornese. Sempre a Massa, dopo quella della Madonna degli Uliveti saltano anche quella di San Pio X e le varie sagre al parco di Ricortola. Quella di Canevara, invece, potrebbe vedere a luce, ma con limitazioni legate alle prenotazioni e al menù.

A Montignoso al momento non è arrivata nessuna richiesta al Comune per lo svolgimento di feste e sagre, quindi in forse il loro svolgimento.

Infine anche le feste di partito sembrano destinate all’effetto domino, dopo l’annuncio di sospensione da parte di Rifondazione Comunista e Movimento Cinque Stelle. Al contrario il partito dei Carc, la cui festa tradizionalmente è riunita al parco della Comasca, si è reso disponibile a mettere in piedi l’evento.

Ora c’è da capire ciò che avverrà in Lunigiana, dove gli spazi ridotti e la carenza di eventi a valle, potrebbero contribuire a rendere ancora più invitanti gli appuntamenti estivi in cui gustare i testaroli e i panigacci.