Ponte Avenza, atteso incontro in Comune. Pd: «Inizio lavori in autunno»
I commercianti tuttavia chiederebbero lo slittamento al 2021 in modo da far passare il Natale. Ferri: «Opera non prioritaria. Si faccia chiarezza»
Più informazioni su
Si terrà stasera alle 18 in comune l’incontro tra Amministrazione comunale, Regione e rappresentanti dei commercianti per fare il punto sul ponte di Avenza. Gli esercenti della zona stanno facendo pressione da settimane affinché l’inizio dei lavori venga rimandato, in modo tale da evitare che il periodo di difficoltà iniziato a causa del lockdown si protragga per altri mesi. Nel frattempo il Circolo Pd di Avenza comunica che “relativamente al programma di rifacimento del ponte, ha ritenuto utile farsi direttamente portatore delle istanze e necessità dei cittadini presso i propri rappresentanti nelle istituzioni Regionali, cercando di far coesistere i necessari progetti di salvaguardia della sicurezza con i legittimi interessi economici di chi il territorio lo anima” e che intende “sostenere le iniziative e le proposte della Regione volte a far slittare l’inizio dei lavori di rifacimento del ponte, pur rimanendo all’interno della finestra temporale di esecuzione fissata dalla Regione, alla fine dell’estate”. Una soluzione che tuttavia non andrebbe incontro alle esigenze dei commercianti, i quali ritengono che i lavori debbano essere rimandati non all’inizio dell’autunno ma direttamente al 2021. Questo perché, nel caso in cui avessero inizio ad ottobre, andrebbero inevitabilmente a interferire col periodo natalizio, a ulteriore danno del commercio locale.
Sulla questione è intervenuto anche l’onorevole Cosimo Maria Ferri: ?”La Regione è disposta a fare retromarcia sui lavori? Se la notizia venisse confermata ne saremo contenti, ma si arriverà a questo risultato solo grazie a chi ha denunciato decisioni imposte dall’alto. Questo episodio deve far riflettere il Comune di Carrara e la Regione Toscana sull’importanza del confronto con i cittadini. E’ inutile fare leggi anche regionali sulla partecipazione attiva se poi devono rimanere sulla carta. Anche tra le nostre richieste vi erano il rinvio dei lavori e la concertazione sul programma esecutivo degli stessi. Ma la Regione deve anche chiarire i motivi per cui queste opere siano necessarie per rendere sicuro il corso del Carrione. Dalle carte e dalle relazioni tecniche risulta prioritario intervenire sul ponte da Verrazzano, su quello in via Covetta, e sul ponte delle ferrovie, e non su quello in Via Menconi. Non si comprende quindi perché la Regione e il Comune abbiano scelto di partire da un’opera non prioritaria. Occorre fare chiarezza”.
Infine Italia Viva, come promesso dall’onorevole Ferri, ha presentato al Presidente del Consiglio regionale una mozione al fine di andare incontro alle esigenze dei cittadini e dei commercianti. Nelle richieste è stato evidenziato, oltre allo spostamento dell’inizio del cantiere al mese di gennaio 2021, di poter rimodulare le fasi dei lavori in maniera da evitare la chiusura del ponte a giugno e in ogni caso non prima del gennaio 2021: “Italia Viva è convinta che le responsabilità della situazione che oggi si è creata ad Avenza sono da imputare all’incapacità e alla mancanza di trasparenza oltre alla negazione della partecipazione attiva dei cittadini da parte dell’Amministrazione 5 Stelle. Sarebbe bastato peraltro che dopo la Conferenza dei Servizi svolta a settembre 2019 si fosse condiviso il progetto approvato con la collettività di Avenza e con le forze politiche, iter assolutamente previsto e dovuto dalle normative vigenti. Purtroppo questo non è stato fatto e la responsabilità è solo dell’Ammirazione comunale, che per il comportamento oscurantista che ha adottato sin dall’inizio e per queste motivazioni oggi non può pretendere di imporre l’immediata apertura del cantiere il 15 Giugno facendosi scudo del rischio idrogeologico senza considerare che il territorio è praticamente alla fame”.