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Via delle Mura, Persiani incontra i residenti evacuati: «Daremo tutto il supporto» foto

Dopo il cedimento della strada che ha determinato l'inagibilità degli edifici, il sindaco e l'assessore Guidi hanno effettuato un sopralluogo. Indagini in corso. Prc e Mcc: «Andavano sistemate quelle vecchie tombature»

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Residenti evacuati nella notte in via delle Mura Nord nel centro di Massa per il cedimento della strada. Dopo l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno chiuso la strada, questa mattina, giovedì il sindaco Francesco Persiani ha incontrato alcuni dei residenti evacuati e successivamente ha effettuato un sopralluogo accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici, Marco Guidi, e il capo di gabinetto, Daniele Pepe.

«Dopo aver incontrato in Comune alcuni residenti di via delle Mura Nord a cui nella notte è stata notificata l’inagibilità delle abitazioni – ha affermato il primo cittadino – ho effettuato un sopralluogo con l’assessore ai lavori pubblici Marco Guidi per una prima verifica. I tecnici stanno svolgendo le indagini sulla strada, al momento interdetta al traffico, per individuare l’origine del problema che ha causato un avvallamento e alcune crepe sugli edifici. È nostra volontà dare supporto alle persone che si sono improvvisamente trovate in difficoltà e capire come risolvere la situazione nel più breve tempo possibile».

Sulla questione è arrivato anche il commento di Massa Città in Comune e Rifondazione Comunista: «Ha fatto certamente scalpore il cedimento della strada di via delle Mura Nord che ha costretto alcune famiglie ad abbandonare la loro abitazione la notte scorsa. Il cedimento fa seguito ad un altro avvenuto alcuni anni fa cento metri più sotto, probabile ci siano problematiche connesse con il canale tombato. Le vecchie gore tombate nel centro città provocano danni durante le forti piogge e mostrano, come in questo caso, problemi strutturali già conosciuti tanto che l’amministrazione comunale di Massa nel 2014 decise di fare una progettazione per il “Ripristino Funzionalità Idraulica Canali Tombati nel centro abitato” chiedendo alla Regione Toscana di potere finanziare l’intervento con il “Piano di Difesa Suolo 2015”. Quello stesso piano i cui lavori sono partiti solo di recente nella Valle del Frigido ben 4 anni dopo. L’idea di intervenire sui canali tombati piacque alla Regione tanto che ne finanziò la progettazione (valore del progetto 10.000 euro) con denaro pubblico. Nonostante tale criticità sia stata riconosciuta anche all’interno del Piano Strutturale tutto si fermò e il progetto che prevedeva in una fase iniziale un investimento di 2,5 milioni di euro non fu mai finanziato. Quattro canali che attraversano il nostro centro abitato sono ancora nelle solite condizioni, con tubature vecchie e con diametri non più adeguati, che mettono in crisi i cittadini nel momento in cui accadono eventi come quello della scorsa notte».

«Il futuro delle nostre città – proseguono – passa attraverso la loro cura con manutenzioni regolari e non interventi spot senza una logica. Ci troviamo di fronte a una visione politica, comune tanto alla destra quanto al centro-sinistra, che tende a premiare le grandi opere mettendo in secondo piano le manutenzioni. Albiano Magra ha avuto la sua parte ieri e oggi tocca a Massa, fortunatamente in entrambi i casi non ci sono stati morti ma ci sono ingenti danni economici per imprese e famiglie. Quante volte abbiamo visto e sentito Rossi e la Regione Toscana venirci a dire che la manutenzione del territorio era una priorità e che non avremmo più dovuto avere eventi calamitosi come Aulla, Carrara, Romagnano. La Regione Toscana da un lato e il Comune di Massa dall’altro si sono dimenticati che un progetto era stato pagato proprio per impedire che accadesse quanto è successo stanotte, peccato la Regione non lo abbia finanziato e il Comune non abbia insistito perché lo facesse. E adesso ci sono persone che forse avranno perso la casa e dovranno essere sistemate altrove tutto perché non si sono trovati 2,5 milioni di euro».

Intanto, relativamente al passato e al futuro di quella zona, interviene l’appassionato di storia locale Franco Frediani che ripropone di modificare la viabilità dopo la «situazione di emergenza creatasi tra piazza Palma, via delle Mura Nord e via Angelini a causa dei problemi di staticità di un vecchio edificio sorto sulle condotte della gora che da Volpigliano, attraverso piazza Aranci, giungono al Frigido. Un paio di anni or sono lanciammo la proposta di modificare la viabilità di quella zona, proposta che potrebbe finalmente trovare attuazione. In pratica si tratterebbe di restituire a piazza Felice Palma la sua antica dignità e la sua vera funzione semplicemente vietando al traffico il primo tratto di via delle Mura e dirottando i veicoli in via Angelini per poi farli rientrare nella stessa via delle Mura attraverso il tratto di strada che fiancheggia l’ex caserma dei carabinieri. Attualmente, per l’emergenza suddetta, questo tratto è interdetto, ma la sua larghezza consentirebbe l’utilizzo della metà lato monti, cosa , crediamo, attuabile nell’immediato. In un secondo tempo si potrebbe procedere ad abbellire la piazzetta e la città tutta se ne avvantaggerebbe».

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