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«Da martedì pazienti covid al Monoblocco, l’Asl non mandi ragazzini allo sbaraglio»

L'appello del segretario Uil Fpl, Claudio Salvadori. Il deputato di Iv, Ferri: «Si garantiscano percorsi rigorosamente separati»

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“Martedì apre il reparto covid19 al Monoblocco di Carrara? Allora avremmo piacere di conoscere dall’azienda i criteri dell’apertura dei reparti, la dotazione organica impiegata dei professionisti sanitari e il livello di formazione degli stessi per non ritrovarci ragazzini mandati allo sbaraglio”. La rabbia del segretario Uil Fpl, Claudio Salvadori, traspare anche nella punta di piccata ironia della domanda rivolta alla direzione dell’azienda sanitaria: “Ormai persevera diabolicamente e incredibilmente a non rendere edotte le organizzazioni sindacali sulla maggior parte delle nuove disposizioni lavorative. Non rispetta le relazioni sindacali dovute per legge. Un rifiuto completo di ogni forma di collaborazione di cui dobbiamo chiedere conto e motivazione. Un comportamento irrispettoso, irresponsabile e ostruzionistico – prosegue Salvadori – attuato ormai con metodo, alla Don Gnocchi prima così come in altre strutture sanitarie territoriali che ora si ripete con lo stesso modus operandi anche al Monoblocco”. Ed è qui che focalizza l’attenzione il segretario Uil Fpl: “Non conosciamo ancora i criteri dell’apertura dei reparti, la dotazione organica impiegata come professionisti sanitari, il livello di formazione degli stessi per evitare che questi professionisti si ritrovino mandati allo sbaraglio, come è stato sottolineato in altre realtà, con la dicitura ‘i ragazzi del ‘99’. Non abbiamo avuto occasione di confrontarci con lo spirito di collaborazione e costruttivo che la delicatezza del momento ci fa mettere in atto. Non dimenticheremo nulla e ne discuteremo quando sarà finito il periodo di emergenza”.

Quel che non può passare in sordina, però, per Salvadori è che “questa direzione continui ottusamente sulla linea autoritaria senza informazioni ai sindacati: è un atto dovuto e non una scelta comunicare alle organizzazioni sindacali, come da articolo 4 del contratto nazionale. Informazione sindacale che serve ad avviare il relativo confronto. Non ci risulta che le relazioni sindacali siano state abolire come forse farebbe piacere a questi signori. Ricordiamo inoltre, e non vorremmo che dovesse essere un giudice a ribadirlo alla dirigenza Asl – conclude il segretario Uil Fpl – che spetta al datore di lavoro adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei dipendenti. Chiediamo pertanto nelle rispettive competenze al direttore generale Maria Letizia Casani, alla responsabile di zona Monica Guglielmi, gli altri dirigenti interessati e i responsabili del dipartimento infermieristico di concordare quanto richiesto. Chiediamo anche agli stessi lavoratori di chiedere disposizione scritta per ogni assegnazione ricevuta con i relativi Dispositivi di protezione individuale adeguati rimanendo a disposizione per ogni chiarimento di cui avessero bisogno i lavoratori stessi”.

Intanto sull’argomento interviene anche il deputato di Iv, Cosimo Ferri. Riportiamo di seguito l’intervento.
Ci sta a cuore capire cosa succederà al Monoblocco di Carrara, da mesi segnaliamo l’importanza di un rilancio e di un potenziamento della struttura perché riteniamo che possa essere un presidio importante per la salute dei cittadini, integrando i servizi del Noa a livello ambulatoriale polispecialistico.
Siamo d’accordo con la decisione dell’Azienda Sanitaria di destinare il reparto ricavato dall’ex Pronto Soccorso ai malati Covid 19 in via di dimissione, perché separato dalla struttura principale, ma vorremmo anche essere informati con chiarezza sui criteri di apertura e sul fatto che ci siano percorsi rigorosamente separati tra i pazienti positivi e quelli negativi (i quali ultimi si rivolgono al Monoblocco per altre patologie). Siamo contrari a portare infatti i pazienti affetti dal virus ai piani all’interno del Monoblocco, siano questi o all’Oculistica o al quinto piano, dove si svolgono l’attività ambulatoriale e/o quella delle prestazioni professionali. Sottolineiamo che al Monoblocco si rivolge un’utenza numerosa e articolata con diverse patologie, che la rendono particolarmente fragile: pazienti oncologici, diabetici, cardiopatici ecc. Chiediamo, inoltre, all’Asl di porre in essere tutte le misure necessarie per tutelare la salute del personale e dei pazienti. Va evitata ogni possibilità di contagio, come purtroppo avvenuto recentemente in alcune strutture in difesa dell’incolumità di tutti. È importante che l’Azienda si confronti in modo costruttivo con tutti e soprattutto che ci sia una chiara informazione. Chiediamo all’Azienda di sollecitare un Tavolo istituzionale, che possa tenere aperto un confronto con tutti i Soggetti competenti, coinvolgendo ovviamente anche le Organizzazioni Sindacali.

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