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Edifici scolastici, i Caschetti gialli apuani incontrano il ministro Azzolina

«Soddisfatti perché abbiamo finalmente rilevato l’interesse dell'amministrazione centrale a osservare, ascoltare e dialogare senza filtri con la base della scuola»

I Caschetti gialli ricevuti al ministero dell’Istruzione. Lunedì una delegazione di quattro docenti apuani, in rappresentanza del “Movimento Caschetti Gialli”, si è recata a Roma, invitata dal ministro Lucia Azzolina per illustrare la nascita, gli obiettivi, le iniziative prese finora e soprattutto le rivendicazioni e le proposte del Movimento.

«Abbiamo illustrato – spiegano – prima allo staff e poi alla ministra, la drammatica situazione dell’edilizia scolastica che causa enormi problemi di sicurezza nelle scuole della provincia di Massa-Carrara, attraverso un report che evidenzia il grave ritardo del nostro territorio rispetto alla media toscana e attraverso vari dossier preparati da diversi istituti con una dettagliata documentazione fotografica, che su richiesta, abbiamo consegnato. Ne è nata una proficua analisi della difficile situazione che ha preso in esame il ruolo degli enti locali, dei dirigenti scolastici e dei consigli di istituto. In particolare ci sono state illustrate le varie forme di finanziamento esistenti, ma purtroppo finora non pienamente utilizzate e la necessità di un’interlocuzione più frequente e produttiva tra scuole e enti locali. A quel punto, ci hanno chiesto la nostra posizione e le nostre proposte». Li riportiamo di seguito.

1. Tavolo di confronto: la richiesta di un tavolo di confronto tra Prefettura, Provincia, Comune, Ufficio Scolastico e Movimento dei Caschetti Gialli all’interno del quale si discutano le proposte e le indicazioni delle varie realtà scolastiche.
2. Manutenzione ordinaria: la richiesta all’ente locale di competenza di un programma di prevenzione e monitoraggio per ogni edificio scolastico del territorio, trasparente e condiviso con le scuole nei modi e nei tempi di attuazione.

«A conclusione dell’incontro – raccontano poi i Caschetti gialli – abbiamo sottolineato la necessità da parte dello Stato di considerare la scuola la prima delle grandi opere invertendo le priorità finanziarie della politica di questi anni e che le spese per mettere in sicurezza le scuole siano considerate spese straordinarie da non far rientrare nel patto di stabilità, visto che servono a garantire la nostra incolumità fisica. Le nostre proposte sono state esaminate e accolte con favore e ci è sembrato di percepire anche una certa disponibilità a collaborare con noi. L’incontro si è protratto per più di un’ora in un clima cordiale e molto interessato. Prima dei saluti, abbiamo invitato la ministra per una visita a Massa-Carrara per vedere da vicino la nostra situazione e soprattutto per aggiornare e approfondire il percorso delle riflessioni che abbiamo oggi condiviso».

«Questo incontro a Roma ci ha soddisfatti – concludono – perché abbiamo finalmente rilevato l’interesse dell’amministrazione centrale a osservare, ascoltare e dialogare senza filtri con la base della scuola. Noi docenti, alunni e genitori che viviamo quotidianamente gli enormi disagi causati dalla quasi totale mancanza di programmazione in materia di edilizia scolastica di questi ultimi decenni, vogliamo contribuire attivamente al cambio di passo e di impostazione dell’intervento pubblico sugli edifici delle nostre scuole, per questo rinnoviamo pubblicamente alle autorità e agli enti locali la richiesta della costituzione di un tavolo di confronto provinciale nel quale si ascoltino i nostri pareri e le nostre proposte».