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«In marcia per la chiusura». Il Comitato anti-discarica torna alla carica

Cava Fornace, il gruppo di cittadini annuncia una nuova mobilitazione per l'8 dicembre dopo l'affollata assemblea di Villa Bertelli

L’ultimo incontro del Comitato che si è svolto a Forte dei Marmi presso Villa Bertelli come i precedenti svolti a Pietrasanta e Montignoso ha visto la partecipazione di parecchi cittadini che hanno riempito la grande sala, dimostrazione che il tema sempre di più deste serie preoccupazioni.

Nella sala erano presenti anche parecchi operatori dei comparti economici, commercianti, balneari, immobiliaristi, il CCN di Cinquale, oltre che a noti personaggi dello spettacolo, idea che traspare è Forte dei Marmi ha piena coscienza del rischio che comporta la presenza di questa discarica sulla sua economia.

Cristina Ronchieri del Comitato ha aperto il confronto spiegando il perché i cittadini non possono più fidarsi della “delega”: «Dopo oltre un anno dai voti dei cinque Consigli comunali che chiedono alla Regione la chiusura e di ben due voti da parte del Consiglio regionale che deliberano per la chiusura dell’impianto, nulla è stato fatto, anzi l’assessora Federica Fratoni continua a sostenere che la discarica vada mantenuta fino al suo riempimento. La politica è “nuda” e dimostra quanto molti di coloro che ricoprono ruoli nelle amministrazioni pubbliche non siano credibili e per riallacciare un minimo di fiducia con questo territorio dovrebbero agire in fretta e chiudere questa “maledetta” discarica prima del voto delle regionali, non basteranno a questo giro le solite promesse da campagna elettorale». Sono poi intervenuti alcuni dei consulenti del comitato anti-discarica: il geologo Balatri ha illustrato questioni tecniche, evidenziando come il sito sia fragile sotto il profilo geomorfologico; il giurista ambientale Marco Grondacci ha illustrato le varie anomalie amministrative dell’iter autorizzativo della discarica e aggiornato sugli sviluppi dell’incidente probatorio in corso presso il tribunale di Massa; Gabriele Bugliani, sempre del comitato, ha fatto una riflessione sulla perdita del valore commerciale degli immobili, posti in prossimità della discarica evidenziando in una mappa la zona con il raggio di 5 chilometri dalla discarica direttamente interessata.

«Il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – affermano dal comitato – sulla rete televisiva Noi TV, ha incitato i propri cittadini ad unirsi in una causa comune per chiedere i danni per il deprezzamento degli immobili causato dalla discarica, cosa che auspichiamo vivamente; vorremmo però vedere intanto il Comune di Pietrasanta partire con una causa visto che la discarica confina con la Torre Medicea (acquistata dal Comune), la quale è sicuramente deprezzata nel suo valore, anche artistico-architettonico, visto dove è collocata e dove s’investono soldi con un progetto in corso proprio in questo periodo». Vi sono poi stati parecchi interventi da parte dei cittadini presenti che hanno posto domande, suggerito strategie, azioni e segnalazioni. «A parte la presenza di qualche amministratore di Forte dei Marmi – commenta il comitato – e di alcuni consiglieri comunali di Montignoso e Pietrasanta, non vi sono stati altri rappresentanti politici, che però hanno mandato i loro osservatori».

«La discarica – prosegue l’intervento del comitato – ha ormai raggiunto quota 43 concludendo la prima fase, il Comitato ha già presentato alla Regione e ai Comuni una diffida sul rilascio di nuova autorizzazione per il prosieguo della seconda fase fino a quota 68. Ci aspettiamo dai sindaci di Montignoso e di Pietrasanta che la smettano di parlare di strumentalizzazioni politiche e che incomincino a fare il parere sanitario di loro competenza, la richiesta del riesame AIA, comprensivo di VIA ex post. Il Comitato continua la sua lotta su tutti i piani, a partire dalla manifestazione pubblica cittadina che si terrà l’8 dicembre, con una passeggiata che abbiamo chiamato “In marcia per la chiusura”. Domenica 24 novembre saremo per le strade di Forte dei Marmi con una stamburata che inviterà la cittadinanza alla questa prossima mobilitazione».