«Coi Pabe si torna a progettare il futuro». I piani presentati a Firenze
Gli strumenti urbanistici dei bacini marmiferi sono stati illustrati alla Rassegna regionale della Toscana. L'assessore Bruschi: «Un importante quadro di conoscenze»
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I Piani attuativi dei Bacini Marmiferi del Comune di Carrara sono stati presentati alla Rassegna Urbanistica Regionale della Toscana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica che si è tenuta venerdì 18 ottobre alla Palazzina Reale di Santa Maria Novella di Firenze. Nel documento di presentazione messo a punto dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Bruschi è stato evidenziato in primis come la “dimensione territoriale” abbia «assunto un ruolo rilevante nei piani perché la definizione delle scelte fa riferimento a diversi temi territoriali: dal rapporto con l’area delle Alpi Apuane al concetto di Filiera produttiva del marmo nel contesto apuo-versiliese, dalle relazioni con le risorse territoriali alle dinamiche globali del mercato che passano anche attraverso le infrastrutture».
A fronte di un quadro normativo complesso, a Carrara si è partiti da «un nuovo importante e imponente quadro di conoscenze, avviando una dimensione progettuale che si sviluppasse attraverso la contaminazione e integrazione reciproca fra politiche di sviluppo e politiche per il paesaggio. Per la prima volta ci si dota di strumenti urbanistici che hanno il prioritario valore di fissare regole di dettaglio per il comprensorio del marmo volte a tutelare gli aspetti paesaggistici, territoriali e ambientali oltre che promuovere tecniche di lavorazione compatibili, alle quali affiancare nuove fruizioni culturali e turistiche».
«Con i Pabe a Carrara si torna finalmente a pianificare, nel rispetto di una tradizione che ha visto tra i suoi attori importanti personalità a partire da Luigi Piccinato fino a Ezio Bienaimè. Stiamo rinnovando tutti gli strumenti urbanistici, anche se in una sequenza purtroppo alterata dall’uso improprio, precedentemente adottato, delle norme transitorie. A breve – conclude l’assessore nel suo documento – l’adozione del Piano Operativo e l’avvio del nuovo Piano Strutturale».