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Novantenne multata sul bus, Ctt si difende. L’indignazione della politica

Il caso sui media nazionali. L'azienda del trasporto pubblico: «Nessuna prevaricazione sulla signora». Nardi (Pd) e Montemagni (Lega): serviva buonsenso

Novantenne multata sul bus, il caso è finito anche sui media nazionali. La notizia che ieri ha pubblicato La Voce Apuana ha suscitato sconcerto e indignazione. Altre testate e tv hanno ripreso la notizia della signora Maria di Marina di Carrara, multata dal controllore perché trovata con l’abbonamento scaduto. Sul caso interviene la direzione di Ctt Nord che racconta la sua versione dei fatti.

«Da una immediata indagine interna – scrive in una nota l’azienda del trasporto pubblico – è emerso innanzitutto che l’abbonamento della signora fosse scaduto dal 31 agosto 2019 e non ci risulta invece che la stessa sia stata oggetto di toni accusatori e burberi e neppure che sia stata fatta scendere dal bus, bensì che abbia autonomamente suonato il campanello in prossimità della fermata dove solitamente scende, alla Doganella. Pur comprendendo il disagio e l’imbarazzo della signora Maria, si deve però precisare che il personale di controllo (che svolge una funzione pubblica) ha correttamente adempiuto al proprio dovere, applicando le norme previste non dall’azienda ma da una Legge Regionale (art.25 LRT 42/1998)».

«Siamo sorpresi per il clamore – aggiunge Ctt – ma ancor di più rammaricati perché quando nel passato i nostri verificatori sono stati spesso bersaglio di provocazioni, insulti, aggressioni (da persone italiane e non) nessuno ha mai manifestato un cenno di solidarietà nei loro confronti, nessuno si è mai prontamente attivato in loro difesa. Infine non si può non rimarcare lo sdegno con la quale la notizia viene commentata sui social, con evidenti e imbarazzanti insulti e velate minacce per le quali si chiede pubblicamente una presa di posizione forte ed inequivocabile da parte di tutti, anche e soprattutto di chi riveste, o ha rivestito fino a poco tempo fa, ruoli istituzionali».

NARDI (PD): «IL SINDACO DE PASQUALE CHIEDA SCUSA»
La deputata apuana del Pd Martina Nardi si dichiara «sconcertata» dalla notizia di una anziana di novant’anni fatta scendere dall’autobus perché trovata con l’abbonamento scaduto: «È una questione di rispetto per gli anziani – spiega – e di valutazione di ogni singolo caso che i controllori si trovano ad affrontare. So che loro devono fare il loro lavoro, e il rispetto delle regole è per tutti. Ma ci sono, anzi, ci devono essere delle eccezioni, dettate da un po’ di buon senso. In questo caso l’anziana di 90 anni non aveva di certo voluto fare la furba. E non aveva neanche dimenticato di acquistare un biglietto perché era convinta di avere l’abbonamento valido, scaduto invece da pochi giorni. Io credo che in questo caso il controllore avrebbe dovuto valutare diversamente. Ritengo incredibile è ingiusta sia la multa sia soprattutto la decisione di far scendere dall’autobus una anziana di 90 anni che è ovvio si sia sentita umiliata. Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale chieda scusa pubblicamente a questa cittadina».

MONTEMAGNI (LEGA): «BASTAVA UN PO’ DI BUON SENSO»
«Certamente -afferma Elisa Montemagni, capogruppo in Consiglio regionale della Lega – la storia che riguarda una novantenne di Carrara, multata perché non provvista di biglietto, se non fosse stata riportata dalla stampa, sarebbe finita nel dimenticatoio e invece pensiamo sia giusto far emergere questo tipo di situazioni che invitano a qualche riflessione. Intendiamoci – prosegue il consigliere – sui mezzi pubblici è doveroso viaggiare con un regolare biglietto, ma quando ci si trova di fronte una donna piuttosto anziana, dovrebbe subentrare un po’ di buonsenso, comportandoci, quindi, in modo differente, anche per non umiliarla davanti a tutti. Mi fa piacere – precisa l’esponente leghista – che dei giovani (sensati) abbiano tentato di far recedere il verificatore dal far scendere la signora, facendole poi successivamente il verbale, mentre mi spiace che l’addetto al controllo, peraltro una donna, non abbia avuto la sensibilità di essere clemente con una persona che poteva essere, magari, sua nonna. Una domanda – conclude Elisa Montemagni – sorge, a questo punto, spontanea: e se senza biglietto fosse stato, tanto per cambiare, un immigrato irregolare, come si sarebbe comportata la controllora?».