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«Tragedia sfiorata, si sapeva che quel tiglio era malato e pericoloso» foto

La sezione di Massa-Montignoso di Italia Nostra commenta quanto accaduto in conseguenza del nubifragio di domenica. Left: «Più manutenzione del verde pubblico»

«Domenica in tutta la città ci sono stati problemi come strade allagate, sottopassi sott’acqua, oggetti caduti da finestre e terrazzi e vari alberi abbattuti. Ma la tragedia è stata sfiorata per la caduta della una metà di un grande albero di tiglio davanti al Teatro Guglielmi che si é spezzato in due grandi tronconi a terra, uno verso il palazzo comunale e l’altro direttamente sulla passeggiata». È il commento a quanto accaduto ieri a Massa di Bruno Giampaoli, presidente della sezione Massa-Montignoso di Italia Nostra.

«Per fortuna – prosegue – l’incidente non ha causato vittime anche perché molto probabilmente durante la forte pioggia e il forte vento nella zona non transitava nessuno. Si coglie l’occasione per ringraziare il personale del Comune dagli operatori dell’ufficio parchi e giardini, agli amministratori subito intervenuti per rimuovere i tronchi e ripulire la zona. In concomitanza del grave fatto ci preme ricordare che purtroppo questo grosso albero di tiglio era stato già classificato pericoloso in una recente indagine-censimento svolto da un botanico esperto il quale aveva avvisato delle instabili condizione della pianta che risultava, secondo lui, malata e con la parte interna parzialmente svuotata. Immaginando che dopo questo incidente l’amministrazione potrebbe passare a eliminare altre piante che risultano non in buone condizioni, ricordiamo, che esistono delle alternative all’abbattimento operando sostanziose potature, riducendo e abbassando le chiome che sono quelle che fungono da vela e le fanno cadere».

Intanto sull’argomento interviene anche Left – Laboratorio politico che chiede maggior manutenzione del verde pubblico. Riportiamo di seguito il loro comunicato.
E’ bastato un intenso ed improvviso temporale estivo per ricordarci del problema della manutenzione del verde pubblico.
Non sappiamo di gravi danni a cose o persone ma, sperando che nessuno si sia fatto male, l’attenzione va adesso spostata sull’individuazione delle ragioni per cui, in certe condizioni meteo particolarmente avverse, persiste il pericolo del crollo di piante ed alberi.
Tanti agenti patogeni negli alberi quali insetti, batteri e soprattutto, funghi, sono responsabili della decomposizione del legno.
La garanzia della sicurezza stradale richiede un controllo periodico degli alberi da essi attaccati e la conoscenza degli agenti patogeni stessi.
La reazione dell’albero attaccato ha come conseguenza delle manifestazioni esterne, per cui sarà indispensabile valutare i danni provocati da una infezione micotica per definire la sua stabilità.
Ecco che all’apparire dei funghi patogeni serve intervenire, subito.
Alcune alberature, inoltre, grazie al fatto che sono composte da essenze facili da rimuovere e reinstallare possono essere sostituite con facilità.
Uno dei temi è: in una città quando bisogna sostituire una pianta?
La risposta è facile: quando la sua struttura legnosa è minata e il rischio che si schianti è imminente.
Serve dunque un vero e proprio piano di monitoraggio dello stato di salute delle piante, specialmente di quelle posizionate a bordo strada.
L’Assessore all’Ambiente, teoricamente titolare del settore specifico è notoriamente -da troppe successive amministrazioni (compresa l’attuale), non edotto sul tema; l’Ufficio del Verde, per quanto volenteroso, sembra non avere le competenze tecniche necessarie al pari delle ditte che si occupano della semplice manutenzione del verde pubblico.
Eppure il problema è estremamente serio. Non fosse altro che per l’evidente ragione che, una mancata o cattiva manutenzione del verde pubblico (potature e/o rimozione/sostituzione di piante e alberature “malate” e pericolanti), rappresenta un grave pericolo per la sicurezza e l’incolumità della cittadinanza.
Serve una Amministrazione più attenta che investa sulla prevenzione e non sulle emergenze. Serve un Ufficio del Verde con ritrovate esperienze e competenze. Servono maggiori risorse a bilancio destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria del verde pubblico.