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«Pini tagliati, irregolarità procedurali. Lunedì nuovo sit-in in viale Colombo»

Il comitato per salvare i pini: «Non siamo contro la sicurezza e il rifacimento dei marciapiedi»

«Il Comitato costituitosi spontaneamente contro l’abbattimento dei pini di viale Colombo (ma non contro il rifacimento e la messa in sicurezza dei marciapiedi!) si è riunito ancora una volta per aggiornare i numerosi aderenti al gruppo (in continua crescita) sugli ultimi sviluppi della situazione». Lo fanno sapere questi cittadini che annunciano l’emersione di «elementi di irregolarità procedurali, che l’amministrazione ha tentato maldestramente di sanare, nelle quali si ravvisano anche possibili violazioni di leggi nazionali ed europee in tema di tutela della flora e della fauna. Il Comitato è in attesa di ricevere notizie dalla Procura della Repubblica di Massa, alla quale è stato presentato in data 13 giugno un esposto con le ragioni ben dettagliate che fanno ritenere necessario un intervento da parte di tale Autorità Giudiziaria. Alla stessa è stato inviato anche un sollecito formale ad intervenire, considerata l’urgenza del problema, al fine di evitare (ulteriori) danni irreparabili al patrimonio ambientale (quanto “costa” un singolo pino – ne sono già stati abbattuti 6 – di 60-70 anni ed oltre, in termini anche e soprattutto di benefici ambientali, economici, ecc.?), che è anche patrimonio culturale e di identità/memoria di un territorio, danni di fronte ai quali suonerebbero come una beffa anche l’eventuale risarcimento economico e la messa sotto processo dei responsabili dello scempio annunciato e- purtroppo- in parte già attuato».

«Il Comitato – prosegue la nota – è in paziente attesa della risposta che gli assessori ai lavori pubblici e all’ambiente si sono impegnati a fornire (ovviamente, prima di procedere oltre nell’abbattimento dei pini!) ad una delegazione di cittadini, in mancanza della quale i suddetti amministratori e, con essi, l’intera Giunta Comunale, si caricherebbero di una insostenibile responsabilità etica ed istituzionale. Il Comitato tiene ad informare i cittadini che, fin dai primi giorni, il problema (dramma) dell’abbattimento dei pini ha velocemente varcato i confini comunali e provinciali, attirando l’attenzione – e lo sconcerto – di personalità della cultura, ma soprattutto generando la presa di posizione di associazioni ambientaliste, naturaliste, di tutela dell’integrità culturale del territorio a livello nazionale, i cui dirigenti non solo hanno assicurato il loro appoggio al Comitato, ma soprattutto hanno formalmente scritto all’Amministrazione comunale, assumendo una posizione fortemente critica sul suo operato, non trascurando di comunicare l’esistenza di rischi giudiziari per l’amministrazione stessa. Il Comitato, infine, fa sapere che procederà con il presidio dei cittadini nella zona oggetto dello scempio, determinato ad utilizzare tutti i mezzi possibili che la legge consente, allo scopo di far cessare l’abbattimento dei pini, strumentalmente ed arrogantemente presentato come condicio sine qua non per il rifacimento del marciapiede (su cui tutti concordiamo, e purtroppo, tantissimi sono i tratti di marciapiede, nell’intero territorio comunale, anche più dissestati e più frequentati!), che è cosa a sé, come dimostrano i numerosissimi esempi di ristrutturazione adottati da tante città italiane. Segnaliamo che nello stesso progetto approvato dal Comune non si parla mai di pericolosità dei pini e la sicurezza per i pedoni, presentata come finalità dell’intervento, di fatto risulta non prioritaria, dal momento che il marciapiede, anche dopo il rifacimento – e senza più l’ombra e il refrigerio dei pini – continuerà a non essere di esclusivo uso pedonale (come si legge ancora nel progetto), ma condiviso contemporaneamente da pedoni, carrozzine, passeggini che dovranno continuare a guardarsi dalle auto che sostano e che cercano la sosta. La priorità sembrerebbe piuttosto agevolare il parcheggio delle auto che garantire la reale sicurezza dei pedoni. Il prossimo appuntamento è per lunedì 24 giugno alle ore 8 sotto i pini ancora salvi di viale Colombo».