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Gioco d’azzardo: utenti in aumento al Serd, sono 121 a Massa-Carrara

I dati sono stati presentati dal dottor Varese in una conferenza stampa convocata per promuovere il numero verde che va in soccorso dei giocatori patologici

Gioco d’azzardo patologico, sono in aumento gli utenti dei Serd dell’Asl Toscana nord ovest che comprendono anche la provincia di Massa-Carrara. In tutto, a oggi, sono 121 i pazienti seguiti: 103 nella zona di costa apuana e 18 in Lunigiana. Questi numeri sono stati presentati dal dottor Maurizio Varese, responsabile Area Dipendenze dell’Asl, in una conferenza stampa avvenuta all’ospedale delle Apuane per promuovere il numero verde che va in soccorso dei giocatori d’azzardo.

Il numero verde (800 88 15 15) istituito dalla Regione Toscana per contrastare il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, attivato da circa un mese, ha preso in carico 18 pazienti (6 a Lucca, 6 a Pisa e 6 a Livorno, al momento ancora nessuno a Massa-Carrara) fornendogli una consulenza o, nei casi più gravi, mettendoli in contatto con i Serd dei diversi territori. In Toscana sono oltre 1.500 gli utenti ludopatici in carico ai Serd (Servizi per le Dipendenze) e secondo un test condotto da Ars (Agenzia regionale di sanità), si stimano 13.000 adolescenti toscani a rischio.

In Toscana mediamente si giocano circa 1250 euro procapite annuo, questo dato è in continua crescita, il 2,5% dei giocatori ha un profilo problematico e anche questa percentuale è in crescita come quella dei giocatori on line.

I pazienti in carico ai Serd della Asl Toscana nord ovest sono 514 nel 2018, di questi il 30% sono nuovi utenti, nel 2017 erano 446. Di seguito il dato dei singoli territori (Pisa 63, Valdera 19, Alta val di Cecina 11, Apuane 103, Piana di Lucca 87, Versilia 61, Lunigiana 18, Valle del Serchio 16, Livorno 90, Bassa val di Cecina 26, Piombino 12, Elba 10).

«Non sono pochi – ha commentato Varese – e tra le varie zone, quella delle Apuane risulta essere quella che ha più utenti». Il fenomeno è in crescita, ha aggiunto, e Asl e Regione stanno attivando iniziative per cercare di aggredire al meglio il problema che può portare letteralmente alla rovina dei giocatori e delle loro famiglie. In particolare, l’Asl ha avviato una serie di interviste curate dall’antropologo dell’Università di Siena Filippo Lenzi Grillini. «In queste ore – ha evidenziato Varese – sei nostri pazienti seguiti dal Serd di Carrara stanno rispondendo alle domande di questo esperto. Le loro risposte ci serviranno per ricevere indicazioni sui migliori interventi di prevenzione. Lo studio si concluderà entro la fine dell’anno». Da parte della Regione, invece, tra le varie iniziative intraprese c’è quella dei corsi di formazione obbligatori che dovranno seguire i gestori di sale giochi e i loro dipendenti.

Nello specifico, i dati dell’Ars ci dicono che la prevalenza di giocatori patologici e problematici coinvolge dallo 0,5 al 7,6% della popolazione. Esistono segmenti di popolazione più vulnerabili, come nel caso degli adolescenti. Tra i giovani, la prevalenza di comportamenti problematici legati al gioco è più alta rispetto alla popolazione generale (5-6%). I maschi giocano in misura quasi doppia rispetto alle femmine. I giochi preferiti: Gratta&Vinci (66%), scommesse sportive (54%), biliardo e altri giochi di abilità (49%). I luoghi dove giocano: ricevitorie, sale da gioco, bar e circoli (90,1%); on line (17,7%); case private (45,4%).

I numeri del disturbo da gioco d’azzardo sono in crescita, in Toscana come a livello nazionale. La Regione, ha messo in atto in questi anni molte iniziative di prevenzione e di contrasto al gioco d’azzardo. Nel luglio del 2018 ha varato il Piano regionale di contrasto al gioco d’azzardo. L’azione di contrasto condotta dalla Regione si sviluppa su quattro direttrici: prevenzione primaria, prevenzione secondaria, formazione degli operatori, trattamento ambulatoriale; e, per i soggetti più compromessi, la sperimentazione di comunità residenziali.

Il 18 febbraio scorso è iniziata la campagna “Quando la vita è un gioco è in gioco la vita” che per un mese ha informato la cittadinanza dell’attivazione di un numero verde dedicato alle persone che cercano aiuto per se o per familiari e amici. Il numero verde 800 88 15 15, a cui rispondono psicoterapeuti esperti sul gioco d’azzardo è in funzione dal lunedì al venerdì, con orario 9-18.

A distanza di un mese dall’inizio del progetto sono state già accolte 50 richieste d’aiuto, il 38% provenienti dall’area Toscana centro, il 36% dalla zona nord ovest e il 6 % dalla sud est, mentre il 20% delle telefonate sono giunte da altre regioni. Oltre il 50% delle persone che si sono rivolte al numero verde sono state motivate e supportate nella presa in carico da parte dei Servizi per le Dipendenze, il 10% ha ricevuto una consulenza telefonica e le altre sono state orientate e informate sui servizi del territorio.