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«Dentisti tagliati dall’Asl, situazione critica ad Avenza e in Lunigiana»

Il Sindacato Medici Italiani: «Si costringono migliaia di persone meno abbienti a rimandare o rinunciare a curare se stessi o i propri cari»

«La prevenzione e il mantenimento della salute orale rappresenta un grosso vulnus della Sanità pubblica. In un sistema sociale che negli ultimi 10 anni ha visto un progressivo impoverimento della popolazione italiana, con circa 5 milioni di poveri certificati dall’Istat, i sevizi odontoiatrici pubblici sia ospedalieri che territoriali si sono sempre più ridotti, costringendo alla “non cura” migliaia di utenti». Lo afferma il dottor Enrico Vannucci, responsabile della specialistica ambulatoriale del Sindacato Medici Italiani della Toscana che denuncia il taglio del servizio odontoiatria da parte dell’Asl Toscana Nord Ovest, in particolare per le zone di Carrara e della Lunigiana.

«In questo progressivo peggioramento delle cure pubbliche – prosegue – la Regione Toscana non si è distinta dalle altre Regioni e, soprattutto nei territori periferici, al di fuori delle grandi città, i Servizi Odontoiatrici Pubblici sono stati sempre più ridotti. Nella provincia di Massa-Carrara è stato reso pubblico che ormai da tempo gli utenti di Pontremoli vengono deviati verso Aulla o Fivizzano nonostante la presenza di un “riunito odontoiatrico”, la poltrona del dentista, nuovo, ancora impacchettato, chiuso nei magazzini da oltre 3 anni».

«Nel Comune di Carrara – aggiunge il medico – il Servizio di Odontoiatria, attivo presso la sede del distretto territoriale di Avenza con 3 postazioni, dal 1° gennaio 2019 ha ridotto di un terzo le sue capacità operative. Il 31 dicembre è infatti andato in pensione un medico odontoiatra con un rapporto lavorativo di 38 ore settimanali (tempo pieno) e, nonostante la prevedibile criticità fosse stata comunicata a più riprese, fin dalla primavera del 2018, alla direzione dell’Usl Toscana Nord Ovest, ancora ad oggi il Servizio funziona a regime ridotto di un terzo con le conseguenti problematiche legate alle liste di attesa e alla gestione delle urgenze. Problematiche che naturalmente si scaricano come sempre sulle fasce di utenza più deboli e disagiate, cioè su tutti coloro che non possono, per ovvi motivi, rivolgersi all’odontoiatria privata».

«Come Sindacato dei Medici Italiani/Federazione Specialisti Ambulatoriali, che da sempre è schierato in difesa del Servizio Sanitario Pubblico senza se e senza ma – concludono – invitiamo la direzione dell’Azienda Usl Nordovest Toscana ad affrontare senza ulteriori ritardi questa incresciosa situazione e invitiamo i rappresentanti della politica locale istituzionale a farsi garanti della difesa dei servizi sanitari territoriali facendo pressione sui vertici locali e regionali della Sanità Regionale affinché Servizi Sanitari Essenziali per l’utenza socialmente più indifesa non vengano ridotti o aboliti a favore della sanità privata, costringendo migliaia di persone a rimandare o rinunciare a curare se stessi o i propri cari».