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Ottomila apuani deportati nei lager: il Consiglio comunale ricorda la Shoah foto

Benedetti: «Non dobbiamo più permettere che questo "virus micidiale" prenda di nuovo piede». Lorenzetti: «Dobbiamo condannare ogni gesto che possa danneggiare ogni nostro simile a prescindere da nazionalità, religione o pelle»

Anche quest’anno si è tenuto a Massa il Consiglio comunale straordinario in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Ad aprire la seduta di Consiglio suonando musiche della Shoah, sono stati Alice Lombardo al violino, Giacomo Marchini al piano e Nicola Lenzotti della classe 3M del Liceo Musicale F. Palma guidati dalla professoressa Erminia Migliorini che con i loro strumenti sono riusciti ad emozionare le autorità presenti, gli studenti delle scuole medie e superiori, il sindaco Francesco Persiani, la giunta comunale, il Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e tutti i presenti.

“Sono stati circa 8mila gli apuani deportati nei campi di concentramento, non possiamo e non dobbiamo dimenticare il dolore e la violenza che ha segnato quell’epoca – ha ricordato il Presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti – Di 6 milioni di persone, solo mille di questi sono riusciti a scappare e mettersi in salvo. Non dobbiamo più permettere che questo “virus micidiale”, come lo ha definito il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prenda di nuovo piede”.

“Giornate come quella della Memoria devono rimanere impresse nella nostra mente e nelle nostre coscienze – ha detto Lorenzetti – in modo che fatti come questi non si debbano più ripetere. Oggi più che mai, a causa dell’utilizzo dei social in maniera inappropriata, certi toni e certi gesti possono sfociare in violenza fisica e atti di bullismo tra i più giovani, e anche questa è una forma di violenza che bisogna cercare di arginare il più possibile. Dobbiamo condannare ogni gesto che possa danneggiare ogni nostro simile a prescindere dalla nazionalità, dalla religione o dal colore della pelle. Siete voi la nostra speranza – ha detto il Presidente della Provincia rivolgendosi agli studenti – la memoria deve servire per non rimanere indifferenti e per ribellarsi a qualsiasi forma di violenza tra simili”.

Dopo gli interventi delle personalità, dopo la testimonianza del presidente dell’associazione “Amici di Israele” Adelindo Frulletti e dopo il racconto di nonna Esterina presentato da Simone Caffaz e descritto all’interno del suo libro “La scatola di legno. Dialogo tra nonna e nipote sul popolo ebraico e la Shoah”, i ragazzi con le loro domande e le loro curiosità hanno dato vita al dibattito dal titolo “Pericolo di un nuovo antisemitismo” affrontando il problema dell’avversione nei confronti dell’ebraismo.

“La storia non si impara solo sui libri di storia” ha ricordato oggi il sindaco Persiani, ma è proprio grazie a quello che hanno studiato sulle pagine dei libri che i ragazzi del biennio del Liceo Artistico hanno dato vita a quattro sculture che rappresentano un simbolo di speranza per il futuro dal titolo “La fenice”, “Remeber me”, “La candela” e “Scarpetta rossa e il piede”.

Infine, al termine del Consiglio, sono state consegnate due medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti Luigi Cardellini e Adelmo Mosti. Consegnate rispettivamente alla figlia Franca e al figlio Elbano.